Nuova cucina per la scuola materna di Tabora

Cari amici di Scsf, la nuova cucina per l’Asilo Nido e la Scuola Materna del progetto Under the Mango Tree comincia ad essere una realtà!

I lavori sono in avanzamento. Infatti, come potete vedere dalle fotografie (che hanno mandato le Suore di Tabora tramite Nicoletta), i muri del fabbricato che ospiterà la cucina sono già stati costruiti. In particolare, si può già notare la divisione in tre spazi distinti che consentirà una gestione più igienica dei pasti pur mantenendo le modalità di preparazione locali.

Una clean area: dedicata alla preparazione, alla cottura dei pasti e al lavaggio dei vari ingredienti; qui sarà allestita la cucina dotata di cappa ventilante e due rubinetti (uno accanto al fianco dei fuoco e l’altro di fronte). Sono già visibili le aperture dove verranno montate le porte per far uscire i pasti pronti e far entrare i prodotti freschi e per la dispense.

Una dirt area, separata da quella di preparazione, per il lavaggio di stoviglie sporche. Da qui entreranno le stoviglie da lavare e uscirà la spazzatura.

Infine l’area dedicata alla dispensa.

Speriamo di darvi presto altre notizie e vi chiediamo di continuare a seguire e a sostenere questo e gli altri progetti di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere.

Foto di Nicoletta Ferrari, coordinatrice del progetto Under the Mango Tree di Tabora 

L.M.

Primi aggiornamenti del 2025

Cari amici di SCSF nell’augurarvi un buon proseguimento di questo ancora giovane anno 2025, ho già diversi aggiornamenti che con grande piacere vorremmo condividere con voi, nella speranza che vogliate accordarci il vostro sostegno (anche economico !!!) per la realizzazione.

HI Project Madege – Progetto Idroelettrico Integrato

Diverse ed importanti le novità da Iringa e da Maguta:

Avvicendamento in Diocesi.

Padre Luciano Mpoma ci ha informati dell’avvicendamento alla guida della Arcidiocesi di Iringa a seguito della rinuncia espressa dall’attuale Arcivescovo, S.E. Mons. Tarcisius Ngalalekumtwa e recentemente accolta dal Santo Padre. La Santa Sede ha già comunicato il successore nella persona del Rev. Romanus Elamu Mihali, del clero di Mafinga, già Parroco di Ujewa e fino ad ora Vicario Episcopale nella neonata Diocesi di Mafinga guidata dal nostro amico S.E. Mons. Vincent Cosmas Mwagala, prima Parroco di Usokami.
Subito dopo la cerimonia di insediamento il nuovo Arcivescovo assieme al nostro amico P. Luciano Mpoma saranno in Italia e probabilmente anche a Bologna dove speriamo di poterli incontrare e di poter conoscere di persona il nuovo titolare della cattedra diocesana di Iringa che sarà il nostro riferimento per quanto in futuro potremo ancora realizzare assieme ai nostri amici africani.

Primi arrivi del materiale in centrale

Sempre Padre Luciano Mpoma ci informa che le prime consegne delle attrezzature necessarie al completamento della centrale elettrica sono arrivate in cantiere, dove si sta già predisponendo per il completamento dell’impianto. Contemporaneamente P.Luciano è impegnato presso gli uffici del ministero a Dodoma per completare le pratiche relative alla proroga della convenzione per la fornitura di energia elettrica.

Verifica dei materiali in centrale

A seguito di queste consegne siamo in attesa del cronoprogramma da parte degli amici di ZECO Hydropower che avranno l’onere del completamento e della messa in esercizio dell’impianto.

Purtroppo il cambio di amministrazione negli USA ed il successivo azzeramento dell’agenzia governativa americana per la cooperazione allo sviluppo (USaid.gov), le cui risorse coprivano parte dei contributi che la Diocesi di Iringa aveva faticosamente ottenuto con l’importante apporto economico (1/3 dell’importo complessivo necessario) della omologa agenzia della Nazioni Unite per la cooperazione allo sviluppo (UNcdf), solleva ora nuovi dubbi e timori sulla possibilità di dare completa copertura economica al completamento del progetto idroelettrico integrato.

Ora confidiamo che l’agenzia delle Nazioni Unite mantenga almeno gli impegni già concordati ed onori le convenzioni già stipulate.

Under the Mango Tree – Tabora

Come già annunciato prima della pausa natalizia anche a Tabora ci sono stati sviluppi nel progetto UtMT che ci vedono attivi nel supporto tecnico ed economico.

Manutenzioni straordinarie alla Casa Famiglia

Il colonnato ed il loggiato della Casa Famiglia realizzata ormai più di dieci anni fa, necessitano ora di manutenzioni straordinarie e migliorie per le quali ci stiamo attivando sul piano tecnico per realizzare un intervento “sostenibile” per il quale saremo impegnati anche sul piano economico.

Di seguito potete vedere le condizioni in cui versa attualmente il colonnato ligneo dopo dieci anni.
Assieme agli amici ed ai tecnici che ne seguirono la progettazione e la realizzazione, stiamo valutando soluzioni tecniche alternative anche in considerazione della qualità dei materiali da costruzione reperibili sul posto e dell’aumento considerevole dei costi del legname da costruzione.

Abbiamo quindi urgentemente bisogno anche del vostro sostegno economico per intervenire in tempi brevi, anche in considerazione del fatto che questi sono gli spazi più frequentati dai bambini ospiti della casa.

Frangisole

Le Suore della Provvidenza che gestiscono la casa, ci hanno anche chiesto la possibilità di prevedere l’inserimento di “schermi solari” al fine di proteggere la loggia della casa dall’eccessivo soleggiamento durante il giorno, per rendere questo spazio, molto apprezzato dai bambini, più consono alle necessità dei bambini albini.

Una cucina per la scuola materna

Dopo la realizzazione della seconda sezione della scuola materna (che ospita anche la prima aula dedicata al nido), le autorità locali hanno richiesto (per mantenere attiva la scuola) la realizzazione di una cucina esterna dedicata esclusivamente alla preparazione dei pasti per la scuola (attualmente tutti i pasti sono preparati nella cucina della casa).

Assieme agli amici ed ai tecnici che ha curato il progetto sin dall’inizio, abbiamo approntato più velocemente possibile un progetto di massima che è già stato approvato, con l’obiettivo di mantenere anche questa nuova realizzazione nel solco della filosofia che ha guidato l’intero progetto: migliorare le tecnologie costruttive locali mantenendole nell’ambito di quanto gestibile sul posto, in considerazione delle ridotte capacità e conoscenze in ambito costruttivo e architettonico, riducendo al massimo il rischio di creare nuove “dipendenze” tecniche e culturali.

Di seguito un estratto degli elaborati del progetto approvato e già in via di realizzazione.

Attualmente Nicoletta Ferrari (volontaria coordinatrice del progetto) assieme ad alcuni volontari sono a Tabora per seguire le importanti fasi preliminari per costruzione del nuovo fabbricato.

Anche in questo caso ci siamo impegnati a dare un sostegno economico almeno proporzionato a quanto necessario per integrare economicamente la differenza con il progetto originario proposto dalla ditta che ha realizzato l’ultimo edificio della scuola materna quello presentato da SCSF ed avvallato dalla Congregazione della Suore della Provvidenza di Piacenza allo scopo di realizzare un fabbricato conforme ai criteri di igiene e sicurezza conforme a quanto noi stessi pretenderemmo per i nostri figli.

Confidiamo nel sostegno e nel contributo di tutti gli amici di SCSF.

Si ringrazia Nicoletta Ferrari per le fotografie messe a disposizione.

Verso la Fondazione

Infine un breve aggiornamento per informarvi che assieme ai nostri consulenti legali stiamo predisponendo i documenti che dovranno essere approvati assieme al bilancio dell’esercizio 2024 nella prossima assemblea ordinaria per essere poi recepiti in sede straordinaria dal Notaio che certificherà il passaggio di SCSF a fondazione SCSF.

Avrete quanto prima notizia delle date della prossima assemblea ordinaria dei soci di SCSF.

Ciao Benito

Duole, molto, dovervi informare che l’amico Benito Totti ci ha lasciato ieri mattina.

Alla moglie e alla famiglia va il nostro più affettuoso abbraccio, nel ricordo di Benito che tanto ha fatto per l’associazione con vero spirito di Solidarietà e Cooperazione, partecipando ad innumerevoli viaggi di lavoro in Tanzania, dando un inestimabile contributo alla realizzazione dei progetti idroelettrici sul Mafufumwe e sul Lukosi.

La sua disponibilità non è mai venuta meno anche quando già sofferente ha sempre voluto rimanere vicino alle nostre attività.

Ora è certamente tra i giusti e potrà incontrare gli amici che lo hanno preceduto e con i quali ha condiviso l’entusiasmo per i nostri progetti.

Grazie Benito !

La messa sarà celebrata domani, mercoledì 4 settembre 2024, alle ore 15, presso la chiesa Collegiata di San Giovanni Battista in Piazza del Popolo a San Giovanni in Persiceto.

Storia del Progetto Idroelettrico a Maguta: Impatto e Sfide Attuali

Di seguito le ultime immagini dei lavori in corso a Maguta:

COME È NATO IL PROGETTO IDROELETTRICO INTEGRATO
(HI PROJECT MADEGE)

Alla fine degli anni ‘90 SCSF sta concludendo l’impianto idroelettrico sul fiume Mafufumwe, per dare corrente all’allora dispensario della missione bolognese presso la parrocchia di Usokami nella Diocesi di Iringa.

L’impianto dà energia a tutta la missione, al piccolo ospedale/dispensario e ad alcuni villaggi vicini.

In quel periodo SCSF è ancora guidata dal fondatore: il Prof. Dr. Edgardo Monari (Docente di Malattie Infettive Tropicali presso l’Università di Bologna ed aiuto Primario della clinica pediatrica universitaria all’istituto “Gozzadini” di Bologna).

Il Prof. Monari, assieme all’allora vescovo della Diocesi di Iringa con l’aiuto di Padre Salvador del Molino, esplorano le splendide montagne delle Iringa Highlands molto popolate da numerosi villaggi e famiglie che sopravvivono grazie al clima favorevole che mitiga i problemi sanitari e consente una buona ma faticosa agricoltura di sussistenza.

Le famiglie vivono dei prodotti della loro terra ma al prezzo di grandi fatiche e sacrifici: gli uomini sono spesso costretti a lunghi periodi di lontananza  impegnati in lavori che possano garantire qualche minima entrata economica alle loro famiglie; le donne, impegnate nei campi e negli orti, costrette a lunghe ore quotidiane di cammino per procurare l’acqua (che pure non manca su queste montagne) per la famiglie, oppure per portare al mercato i pochi frutti delle loro fatiche da scambiarle con pochi soldi o con ciò che manca a casa.

In queste faticose e quotidiane attività sono aiutate dai bambini e dalle bambine che in questo modo non hanno però l’occasione di poter frequentare la scuola (spesso lontana ore di cammino) o di avere una infanzia serena.

Fu evidente il contrasto tra la fertile rigogliosità della natura, graziata dalla abbondante presenza dell’acqua lungo tutto il tempo dell’anno, e le condizioni di vita delle famiglie.

Fu quindi, da subito chiaro cosa fosse necessario: occorreva dare a quelle persone, a quelle famiglie a quei villaggi e a quei bambini, l’accesso alle risorse che la natura metteva già a loro disposizione ma che singolarmente non avrebbero avuto la possibilità di cogliere.

L’acqua è vita, l’acqua è salute, l’acqua è energia, l’acqua è speranza, l’acqua è futuro.

Forte dell’esperienza appena conclusa ad Usokami il Prof. Monari, sostenuto dalla Diocesi di iringa con l’aiuto dei Padri Missionari della Consolata propose, di costruire un impianto idroelettrico da inserire in un più ampio progetto “polisettoriale” di accesso all’energia ad alle risorse naturali, in modo sostenibile sia sul piano ambientale che su quello economico; ad esclusivo vantaggio di quelle famiglie e di quei villaggi nel territorio della Diocesi di Iringa.

Nacque così il Progetto Idroelettrico Polisettoriale “pane, acqua, salute, istruzione, lavoro” (ora Hydroelectric Integrated project Madege) che prevedeva la realizzazione di un impianto idroelettrico che (senza interrompere il flusso naturale del corso d’acqua) potesse alimentare una centrale idroelettrica per la produzione di energia da distribuire nei villaggi vicini, nelle case e nelle strutture pubbliche e della Diocesi.

Individuato lungo il corso del fiume Lukosi, nei pressi del villaggio di Madege (in località Maguta), un tratto con un salto (cascata) sufficiente per alimentare due turbine in grado di produrre l’energia necessaria alle esigenze locali, oltre ad un surplus che avrebbe potuto essere venduto alla rete nazionale, garantendo introiti economici sufficienti ad assicurare la manutenzione futura dell’impianto, si decise di iniziare lì la realizzazione dell’impianto.

All’inizio degli anni 2000 i primi volontari Italiani di SCSF aiutati da manodopera locale e dalla Diocesi di Iringa cominciarono la costruzione della casa ora intitolata al prof. Edgardo Monari e che tuttora costituisce la base e la dimora dei volontari che operano sul progetto.

L’accesso all’energia avrebbe dato poi la possibilità di distribuire luce ed acqua ai villaggi, consentendo un notevole miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie e dato la possibilità di costruire scuole e infrastrutture a servizio dei villaggi vicini.

Il progetto Idroelettrico originario fu redatto dal Prof. Ing. Cocchi titolare della cattedra di Idraulica della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna e amico fraterno del prof. Monari. Successivamente la parte esecutiva è stata sviluppata (a titolo completamente gratuito) dalla Brulli Energia di Reggio Emilia, allora partner tecnologico del progetto.

Caratteristica peculiare del progetto fu sin dall’inizio l’impronta spiccatamente volontaristica della realizzazione, orientata dal Prof. Monari al più completo spirito di totale gratuità.

Il progetto è stato realizzato utilizzando al meglio le risorse naturali ed umane locali, garantendo lavoro e formazione a personale locale in modo che le famiglie potessero avere un componente impegnato e pagato per il lavoro svolto, senza doversi allontanare dalle rispettive famiglie per lunghi periodi, ed interagendo con tecnici specializzati che si davano disponibili ad operare e garantire la correttezza tecnica della realizzazione come volontari.

Nei primi anni ‘10 per uniformarsi alle normative nazionali e locali sulla produzione e distribuzione dell’energia, il progetto ha subito un radicale cambiamento di rotta che non potendo distribuire direttamente l’energia alle case ed alle famiglie, si è trasformato in un progetto di produzione e vendita dell’energia, sempre però volto a recuperare risorse economiche che la Diocesi di Iringa (concessionaria tramite la società di scopo Lung’ali N.R. Ltd) si è impegnata a reinvestire per progetti di sviluppo per le comunità locali ad esclusivo vantaggio delle famiglie e delle persone che vivono nei villaggi vicini all’impianto.

Le successive crisi economiche che hanno colpito l’Europa e l’Italia nel 2011 e nel 2015 hanno costretto ad una revisione del modello di finanziamento del progetto (i cui costi di realizzazione erano nel frattempo aumentati) che ha portato ad un avvicendamento (nel 2018 – 2020) tra SCSF (che aveva fino ad allora investito circa 5.000.000 di €uro sul progetto, compreso l’acquisto della turbina e dell’alternatore – ora in fase di ultimazione sul posto –  costati da soli 750.000 € e coperti completamente dalle risorse economiche messe a disposizione da SCSF) e la Diocesi di Iringa che tramite la società Lung’Ali, sotto la guida di Padre Luciano Mpoma ha da allora avuto l’onere di procurare le risorse economiche per completare quello che nel 2018 era stimato come il 10% mancante per la messa in esercizio dell’impianto.

Il cambio delle politiche governative in merito ai piccoli impianti di produzione di energia al servizio delle comunità agricole locali, all’inizio degli anni ‘20 e la pandemia da Covid hanno poi inferto al progetto un’ulteriore pausa durata quasi quattro anni.

Attualmente, sempre grazie alla fatica ed alla perseveranza della Diocesi Cattolica di Iringa ed in particolare del suo Pastore e Guida, Mons. Tarcisius Ngalalekumtwa e del Direttore di Lung’Ali Natural Resources Ltd., Padre Luciano Mpoma, sono state reperite risorse finanziarie presso il Governo della Tanzania e presso enti ed istituzioni bancarie locali che hanno consentito la ripresa del cantiere affidando il completamento della centrale idroelettrica e della messa in esercizio finale dell’impianto alla società italiana ZECO Hydropower (produttrice della turbina ora in fase di installazione).

L’obiettivo dichiarato è quello di poter mettere in esercizio l’impianto entro la fine del 2025, al fine di conferire l’energia prodotta alla rete nazionale secondo le norme del Governo della Tanzania e secondo l’accordo (SPPA) siglato tra Lung’Ali e (REA/TANESCO).

Le risorse provenienti da questa fornitura serviranno alla Diocesi per ripianare i debiti contratti, per reperire le risorse economiche necessarie all’eventuale successivo ampliamento del progetto stesso (con l’installazione di una seconda turbina per l’impiego della quale l’impianto attuale è già predisposto), coprire le necessità economiche della manutenzione di un impianto del genere, ed infine di reperire risorse per progetti di sviluppo locale nei villaggi limitrofi secondo l’intento originario del progetto “pane, acqua, salute, istruzione, lavoro”.

SCSF, consapevole dei propri limiti operativi attuali continua ad affiancare la Diocesi di Iringa per giungere al completamento del progetto cui tanti amici hanno dedicato risorse, entusiasmo, fatiche e tempo.

Per SCSF
Stefano Manservisi

A Maguta l’ Hi project Madege procede

Altri aggiornamenti dal cantiere del progetto idroelettrico, dove i tecnici locali diretti dal nostro partner tecnologico (ZECO Hydropower che ha prodotto la turbina) assieme ai muratori locali guidati dai tecnici di Lung’Ali, hanno completato il collegamento della turbina al ramo di uscita della condotta forzata e stanno predisponendo le armature per il getto di completamento e ancoraggio della turbina stessa.

Un grazie a tutti i tecnici, lavoratori e amici di Lung’Ali e di ZECO e in particolare a P. Luciano Mpoma che dopo molti sforzi è riuscito nel difficile intento di trovare le risorse per riavviare il cantiere.

Aggiornamenti di Solidarietà: I° semestre 2024

Cari amici di Solidarietà,
può sembrare che non succeda nulla, invece le cose da fare sono molte e molte anche quelle già fatte in questa prima parte del 2024.

Iniziamo con le “cattive” notizie:
la burocrazia per la transizione di SCSF da ONG a Fondazione, è più impegnativa del previsto e pertanto le due assemblee saranno spostate dopo l’estate: entro fine settembre per l’ordinaria preparatoria e due mesi dopo per la straordinaria che definirà finalmente la transizione di SCSF a “fondazione”.

Ed ora gli altri aggiornamenti certamente più interessanti perché riguardano le cose che siamo facendo:

TABORA

La scuola primaria collegata al nostro progetto “Under the Mango Tree”, anche grazie anche al nostro sostegno economico, è praticamente completata e ci sembra davvero venuta bene, ora occorre pensare all’arredo.

Sempre a Tabora ma all’interno del compound delle Suore della Provvidenza, la realizzazione della seconda sezione del nido (del quale abbiamo fornito il progetto) procede speditamente ed è ormai fuori dalle fondazioni e gli operai stanno erigendo, proprio in questi giorni, i muri delle aule.

Il prossimo passo sarà quindi l’inaugurazione della scuola primaria il 18 e 19 luglio prossimi. Abbiamo chiesto all’Ing. John Asghedom, socio di SCSF residente a Dar Es Salaam, di rappresentare SCSF assieme a Nicoletta Ferrari che coordina il progetto e sarà a Tabora nell’occasione per le Suore della Provvidenza.

Qui di seguito alcune foto scattate da Fr. Callyopes Bigona, Parroco di St. Mary Mother of God, che è la parrocchia dove sorge il nostro progetto di accoglienza ed istruzione per i bambini albini ed abbandonati.

L’ultimo blocco di aule e servizi della scuola primaria realizzato con il nostro contributo: € 3.000 nel 2023 e € 9.000 nel 2024


Quelle che seguono sono invece alcune immagini del cantiere per la costruzione della seconda sezione della scuola materna e nido si infanzia, all’interno del compound delle Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata, dove sorge anche la casa famiglia per i bambini albini e abbandonati intitolata a Mons. Francesco Torta (fondatore della Congregazione di Piacenza) realizzata con il nostro supporto tecnico.

SCSF : progetto Under the Mango Tree (UtMT), a Tabora dal 2011

  • Nel 2014, a tempo di record , abbiamo inaugurato la casa famiglia di accoglienza per i bambini albini e abbandonati che ora accoglie 40 bambini che altrimenti non avrebbero alcuna possibilità essere accuditi e di crescere nell’affetto di una famiglia.
  • Nel 2018, sempre all’interno del progetto UtMT abbiamo inaugurato la prima sezione (due aule più servizi e padiglione coperto per i bambini albini) della scuola materna.
  • Ora stiamo dando sostegno tecnico (con il progetto realizzato da Gruppozero:aa) per la realizzazione della seconda sezione della scuola materna e nido d’infanzia. Queste strutture permettono alle Suore di reinserire in classi miste i bambini albini che poi una volta usciti dal percorso pre-scolare, proseguiranno nella scuola primaria che sarà condotta (sotto l’egida della Diocesi Cattolica di Tabora) dalla Parrocchia di St. Mary Mother of God in convenzione con le Suore della Provvidenza i cui bambini avranno diritto di accesso e dove le Suore (che nel frattempo si sono formate e si sono abilitate come insegnanti in Tanzania all’interno del progetto) potranno continuare ad insegnare garantendo ai bambini ospiti della casa-famiglia un percorso “protetto” fino al passaggio alla scuola secondaria.

E’ importante sapere che il progetto nel suo insieme è un raro e virtuoso esempio di solidarietà e cooperazione, senza frontiere. Infatti per offrire solidarietà ai bambini albini (ultimi tra i piccoli) qui cooperano in armonia diverse associazioni ed enti provenienti dall’Italia e dalla Tanzania.

La Congregazione della Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata di Mons. Francesco Torta di Piacenza, che nel 2011 ha aperto a Tabora la nuova missione; seguendo il Carisma che le contraddistingue (e che fu motivo della loro scelta, quando l’allora Vescovo di Tabora, Mons. Paul R. Ruzoka, le chiamò a questo difficile compito), partendo da un campo arido ed una umile casetta messi a disposizione dalla Diocesi, in poco tempo e proprio grazie al provvidenziale incontro avvenuto a Dar Es Salaam tra Madre Carla Rebolini e Gianfranco Manservisi (all’epoca rispettivamente Madre Generale della Congregazione di Piacenza e Presidente di SCSF) riuscirono a costruire la Casa Famiglia che ora accoglie più di 40 bambini in età pre-scolare, dando loro in calore di una famiglia e una istruzione affettuosa e di eccellenza all’interno di una scuola materna pensata, progettata e costruita secondo criteri di eccellenza.

Poco dopo si unisce al progetto anche l’associazione Progetto Agata Smeralda di Firenze con l’intento di dare sostegno ai bambini ospiti della casa-famiglia, con progetti di adozione a distanza; e tuttora continua a farsi carico del sostentamento per il vitto e l’alloggio dei bambini.

La Diocesi Cattolica di Tabora, cui si deve la volontà di questo progetto, senza dubbio uno dei più completi per l’accoglienze, assistenza, istruzione e reinserimento dei bambini albini in Tanzania e certamente motore di un cambiamento importante dell’atteggiamento sociale verso l’albinismo in Tanzania, oltre che di sviluppo sociale e culturale per le famiglie che hanno via via deciso di aderirvi mandando i loro figli a scuola assieme ai bambini albini.

La associazione spontanea delle famiglie della Parrocchia di St. Mary Mother of God, dove sorge il progetto Uder the Mango Tree, nata per prendersi carico di piccoli segni di affetto verso i bambini albini e abbandonati (come per esempio organizzare le feste per i compleanni e portare piccoli doni, segni di un affetto che non possono avere più dalle loro famiglie), espressione di una solidarietà spontanea e gratuita nel più evangelico spirito cristiano.

Sono questi, tutti piccoli miracoli che fanno proprio di questo progetto e del sostegno che potremo continuare a dare, il futuro della nostra associazione.

Iringa

Hydroelectric Integrated Project Madege (HI Project):

Il nostro progetto più ambizioso ed importante e anche qui, dopo anni di difficoltà, finalmente si riprende l’attività e si procede lungo il sentiero indicato da Edgardo Monari, pur seguendo percorsi imprevedibili ed imprevisti.

Dopo l’incontro avuto a Vicenza con gli attuali partner tecnologici del progetto della società ZECO Hydropower (che hanno prodotto la turbina acquistata ed installata proprio da SCSF già diversi anni or sono), assieme P. Luciano Mpoma (direttore operativo della Lung’ali Natural Resources Ltd, società di scopo di proprietà della Diocesi Cattolica di Iringa, nata proprio per occuparsi della gestione di questo progetto), lo scorso 14 maggio 2024, riprenderanno le attività in cantiere dal prossimo mese di Luglio in modo da consentire a P. Luciano di poter testimoniare nei fatti, la riapertura del cantiere quando arriveranno gli annunciati sopralluoghi degli enti finanziatori che dopo il passaggio delle consegne, copriranno il fabbisogno economico per il completamento e la messa in esercizio di questo importante progetto che porterà notevoli risorse proprie alla Diocesi per i progetti di sviluppo che ne seguiranno, nel solco di quel progetto originario “Pane, Acqua, Salute, Istruzione e Lavoro” immaginato dalla caparbia lungimiranza del Prof. Edgardo Monari.

Per noi sarà probabilmente opportuna una presenza sul posto a Novembre per definire le attività del 2025 per il completamento della centrale …

Qui di seguito alcune foto che ci ha mandato P.Luciano, al suo rientro che testimoniano la posa della linea elettrica che dalla centrale, alimenterà Casa Monari (la casa che accoglie i volontari di SCSF) e il cantiere a monte, per i quali finalmente non saranno più necessari i costosi generatori diesel.

Siamo ancora in mezzo al guado ma adesso sappiamo dove mettere i piedi …

Continuate a sostenerci !!!

SCSF Assemblea 2022

Cari amici di Solidarietà, come avevo anticipato qualche mese fa per proseguire il nostro cammino dobbiamo rimetterci al passo.

Sabato prossimo, 15 ottobre 2022 è convocata l’assemblea dei soci per il rinnovo delle cariche e quindi chiudere questo periodo di gestione straordinaria e riprendere la nostra attività in un mondo assai diverso da quello che lasciammo a ottobre 2020 quando fummo costretti a sospenderla quasi completamente.

Di seguito potete leggere una anticipazione della relazione che presenterò all’assemblea per rendere conto delle attività del c.d. durante il periodo trascorso e le possibilità per il futuro della nostra associazione.

Al termine della relazione, l’assemblea sarà chiamata ad eleggere il nuovo consiglio per il mandato 10/22 – 10/25.

Potranno partecipare all’assemblea tutti i soci effettivi, in regola con le quote associative. I soci che non potessero essere presenti potranno delegare un altro socio a rappresentarli. Ogni socio presente in assemblea potrà portare un massimo di due deleghe.

Conduzione straordinaria durante la pandemia

Tra febbraio e ottobre del 2020, con l’aggravarsi della pandemia, e l’obbligo di mantenere comportamenti di cautela e prevenzione sempre più stringenti, sentiti tutti i consiglieri e diversi soci attivi, si decise di sospendere tutte le attività sociali, comprese le riunioni del consiglio e l’assemblea che si sarebbe dovuta tenere a dicembre 2020 anche per eleggere il nuovo consiglio direttivo visto che si era già a fine mandato.

Per tanto da dicembre 2020 ad oggi, il consiglio direttivo ed il presidente, allora uscenti, hanno proseguito l’attività mantenendo contatti indiretti telefonici o telematici, e cercando di mantenere attiva l’associazione e di essere, per quanto possibile, presenti sui nostri progetti.

In questo modo e non senza fatica, siamo quindi riusciti a mantenere viva la nostra attività evitando che nonostante le numerose perdite di amici e sostenitori, ai quali va ora il nostro commosso ricordo, tutto si fermasse completamente.

Progetto idroelettrico integrato: H.i. project

Con la chiusura del cantiere 2018/2019 SCSF ha di fatto completato tutte le attività tecniche ed operative che potevano essere condotte direttamente, passando le consegne alla società Lung’ali Natural Resources ltd (società totalmente controllata dalla Diocesi stessa), creata già nel 2012 per volere del Vescovo, proprio per seguire il completamento e la gestione dell’impianto secondo le leggi della Tanzania e per interloquire più efficacemente con le amministrazioni locali.

Pertanto la gestione logistica, operativa ed economica del progetto è ora direttamente in mano alla Diocesi di Iringa, secondo lo spirito originario del progetto e come già indicato nella convenzione firmata a Bologna nell’ottobre del 2015 tra Diocesi di Iringa, Lung’ali, SCSF e Brulli (quale partner tecnologico del progetto).

SCSF resta al fianco della Diocesi per agevolare il passaggio e proseguire il cammino insieme, sui nuovi progetti che le risorse generate dell’impianto consentiranno di intraprendere secondo indicazioni e volontà della Diocesi. 

Dopo la sospensione dovuta principalmente a difficoltà economiche e burocratiche locali, anche in conseguenza della decisione della Diocesi di Iringa di perseguire un percorso di finanziamento locale; sembra che finalmente la Diocesi (sempre attraverso la sua società Lung’al N.R. ltd e per l’impegno del suo direttore, Padre Luciano Mpoma) abbia ottenuto la proroga degli accordi per le concessioni governative necessarie alla messa in esercizio dell’impianto (uso dell’acqua, del suolo e conferimento di energia). Concessioni propedeutiche al conferimento di crediti agevolati (parte dalla CRDB, Banca governativa per il sostegno allo sviluppo e parte dalla REA, agenzia governativa per l’accesso all’energia delle aree rurali) che metteranno la Diocesi di coprire il fabbisogno economico necessario per il completamento dell’impianto e per la sua messa in esercizio.

Contestualmente Lung’ali ha inoltre sottoscritto gli impegni per il completamento della centrale elettrica e per l’allacciamento e messa in esercizio dell’impianto che dovrebbe avvenire entro 18 mesi.

Ci è stato chiesto di condurre un periodo di “affiancamento” con i tecnici italiani che dovranno occuparsi del completamento della centrale elettrica e degli allacciamenti. 

SCSF si è già data disponibile (secondo le proprie disponibilità) a programmare la ripresa dell’attività in cantiere, appena la Padre Luciano Mpoma comunicherà la data e i tempi di ripresa dei lavori secondo modalità che saranno definite insieme al momento.

Al momento non è prevista alcuna “missione” dei nostri volontari per il progetto idroelettrico

Progetto “Under the Mango Tree” a Tabora

Durante periodo pandemico, a Tabora il progetto di accoglienza ed integrazione a favore dei bambini albini abbandonati della Diocesi di Tabora ha proseguito il proprio cammino. La rete di solidarietà, che ci vede coinvolti fin dall’inizio (quando Madre Carla Rebolini, allora Madre Generale della Congregazione delle Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata, incontrò l’allora presidente di SCSF Gianfranco Manservisi entrambi ospiti di passaggio al “Kurasini” di Dar es Salaam) e che è stata poi ampliata con l’intervento dalla onlus fiorentina Agata Smeralda sempre sotto la guida del Vescovo di Tabora e in collaborazione con la Parrocchia di Mary Mother of God nel quartiere di Cheyo non si è fermata.

Nel 2021 SCSF ha aderito al progetto “scuolabus” donando alla scuola materna un minibus per agevolare l’accesso dei bambini alla scuola materna ed alla scuola elementare della parrocchia in serenità e sicurezza anche per le famiglie più lontane e disagiate.

Il progetto iniziato nel 2011 con la costruzione della casa di accoglienza per i bambini albini (ultimata nel 2014 ed in grado di accogliere un massimo di 48 bambini) è proseguito con la realizzazione del primo blocco di due aule per la scuola materna (ultimato nel 2018) è ora a pieno regime ed ospita 32 bambini tra albini ed abbandonati.

Nel 2021 sempre in collaborazione con le Suore di Tabora e con il sostegno economico di Agata Smeralda, la parrocchia ha completato il primo blocco di 4 aule per la scuola primaria, con l’impegno di accogliere i bambini che provengono dal progetto UtMT e di impiegare quali insegnanti le suore che nel frattempo avranno ottenuto le credenziali dal governo. Attualmente la scuola è dotata di una propria cucina e di una mensa utilizzata anche come sala polivalente ed accoglie circa una novantina di alunni tra I^ e II^ classe.

Ora occorre ampliare sia la scuola materna (primo fondamentale passaggio del percorso di integrazione sociale e culturale dei bambini ospiti della casa e principale fonte di sostentamento economico autonomo per il progetto) con la realizzazione di un secondo blocco di aule e servizi, per fare fronte alla aumentata richiesta da parte delle famiglie locali.

Diventa anche urgente realizzare il secondo blocco di 4 aule per dare compimento all’intero ciclo scolastico primario (7 aule più sala polivalente) per almeno una sezione, in modo da avere la convalida delle autorizzazioni dal governo.

Durante questi 10 anni il progetto si è evoluto e da progetto emergenziale per proteggere la vita dei bambini albini si è trasformato in un progetto educativo di qualità in grado di offrire a famiglie e bambini un’istruzione di livello adeguato. Inoltre è diventato motore dello sviluppo di questa zona della città di Tabora che ha conosciuto un notevole incremento proprio anche in virtù della qualità dell’accoglienza e dell’istruzione offerta ai bambini (non solo quelli albini o abbandonati) ed al sostegno dato alle famiglie più in generale per contrastare quelle sacche di ignoranza e superstizione che sono all’origine delle persecuzioni verso gli albini.

Padre Callyopes Bigona, parroco di Cheyo e Nicoletta Ferrari ci hanno accoratamente chiesto di riprendere il sostegno al progetto educativo e formativo a favore dei più piccoli e svantaggiati per favorire la loro integrazione assieme ai bambini delle famiglie di Tabora.

Potremo dare il nostro contributo partecipando al completamento della scuola materna e sostenendo concretamente i diversi piccoli progetti che si stanno impostando:

  • Biblioteca: con la raccolta e la spedizione di libri per bambini e ragazzi IN INGLESE
  • Educazione informatica: PC portatili dotati di S.O. e applicativi di base IN INGLESE e con LICENZA D’USO GRATUITA
  • Educazione artistica internazionale: materiale didattico e divulgativo
  • Educazione musicale: strumenti musicali
  • Cineteca: proiettore, schermo, audio e materiale cinematografico IN INGLESE

Sono anche in progetto la realizzazione di un campo sportivo per il gioco del calcio e del Basket.

Nuova legge sul terzo settore e iscrizione al RUNTS

Come già noto da tempo la nuova legge quadro sul terzo settore (volontariato, non profit ecc…) definisce un quadro del tutto differente da quello all’interno del quale si è incardinata SCSF con l’ultima variazione statutaria seguita alla scomparsa del nostro fondatore.

Il mantenimento dello status di O.N.G. non è più alla portata della nostra attuale organizzazione e delle risorse sia umane che economiche, per cui è necessario, al fine di mantenere comunque lo status di Onlus e ottenere l’iscrizione al Registro Unico Nazionale delle imprese del Terzo Settore – RUNTS (necessaria per conservare l’accesso ai contributi dell’8/1000 e i vantaggi fiscali concessi ai donatori) definire il nuovo possibile inquadramento di SCSF all’interno della nuova legge.

Attualmente la scadenza ultima per operare le necessarie variazioni statutarie e gli adempimenti del caso è stata spostata a Maggio 2023.

SCSF ha da tempo aderito all’associazione VOLABO, organismo senza scopo di lucro che ha lo scopo di sostenere le associazioni di volontariato proprio per affrontare questi adeguamenti.

Abbiamo avuto diversi incontri con i consulenti di VOLABO, tenuti sia dal presidente che dai diversi consiglieri ed abbiamo chiesto consulenza agli amici che seguono la nostra attività.

Dalla analisi dettagliata della nostra struttura associativa ed operativa il consiglio ha valutato che l’assetto futuro che più si attaglia a SCSF è quello di passare da O.N.G. verso la “Fondazione”

L’istituto della “fondazione” ci permetterebbe di mantenere pressoché invariato il carattere e lo spirito della nostra associazione mantenendo le caratteristiche peculiari invariate nel nuovo statuto, ma riducendo gli oneri ed i carichi burocratici che gli altri assetti alternativi previsti dalla nuova legge richiede e che non saremmo in grado di soddisfare correttamente.

Inoltre il passaggio a “fondazione” comporta automaticamente l’acquisizione della “personalità giuridica”, che costituirebbe un’importante tutela per i soci ed in particolare per i membri del c.d.

Il mantenimento dello status di Onlus ed la conseguente iscrizione al RUNTS potrà avvenire direttamente in sede di assemblea straordinaria al momento della approvazione delle variazioni statutarie.

Per tale operazione si rimanda ad una prossima assemblea dei soci da indire in tempo utile per la scadenza normativa.

Stefano Manservisi

Nel frattempo continuate a sostenerci !

Incontro con Padre Salvador Del Molino

Cari amici di Solidarietà,

Sabato scorso, 4 giugno 2022, abbiamo inaspettatamente e con grande piacere incontrato Padre Salvador del Molino, missionario della Consolata che ancora opera in Tanzania e che ha iniziato assieme a Edgardo Monari il cammino del nostro progetto idroelettrico a Maguta.

Padre Salvador con Gianfranco a Maguta presso il cantiere del progetto idroelettrico

Maguta (o “Maguta” come sostiene Salvador) è di fatto la località del nostro cantiere sul fiume Lukosi, a pochi chilometri dal villaggio di Madege, nella provincia di Kilolo, sulle Iringa Highlands, nella regione di Iringa, al centro della Tanzania.

E’ stato un incontro emozionante con un amico che non vedevamo da molto tempo, che ha sempre seguito il nostro lavoro anche quando lo ha dovuto fare da lontano, non ci ha mai fatto mancare il suo aiuto e la sua disponibilità ed esperienza anche nei momenti difficili incontrati durante i nostri soggiorni in Tanzania tra Dar es Salaam e le Iringa Highlands.

Ringrazio tutti gli amici che hanno partecipato all’incontro e in particolare gli amici di San Polo che hanno organizzato tutti.

Padre Salvador e Marco durante i lavori per la costruzione del fabbricato della centrale elettrica

Ora Salvador avendo ultimato l’impegno assegnato dalla congregazione in Tanzania, è rientrato a Roma presso la casa della Consolata, in attesa di conoscere la prossima destinazione, ma ci ha assicurato che tornerà presto in Tanzania nella speranza di poterci incontrare ancora tutti assieme per inaugurare l’accensione dall’impianto di Maguta.

Grazie Padre Salvador !

A presto

Stefano Manservisi

A tutti gli Amici di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere: Auguri di Buon Natale !

Bologna, 6 dicembre 2021

Cari amici e soci di Solidarietà, un altro anno è passato e nonostante le speranze di poter recuperare la piena operatività della nostra associazione, abbiamo dovuto arrenderci all’evidenza di una emergenza sanitaria che pur mitigata dalla disponibilità dei vaccini, permane tuttavia a condizionare la nostra attività.

Con i consiglieri avevamo programmato la convocazione dell’assemblea generale all’inizio di questo dicembre ma le norme di contrasto della pandemia e le difficoltà legate ad una eventuale gestione “a distanza” dell’assemblea ci hanno costretto a rimandare ancora una volta.

Ci incontreremo tutti insieme appena sarà possibile farlo, in serenità e sicurezza, di persona.

Abbiamo quindi optato per la condivisione dei temi che avremmo voluto affrontare insieme a voi, scrivendo questa lettera ed utilizzando i nostri soliti canali di comunicazione.

(la lettera che state leggendo è stata inviata a soci ed amici anche via posta elettronica e posta ordinaria, per tanto priva delle immagini che seguono e che testimoniano le attività che si sono succedute in Tanzania nel corso del 2021 e anche in questi ultimi mesi. Tutte le immagini pubblicate di seguito ci sono state mandate dai nostri amici che a diverso titolo continuano ad operare sui progetti che sosteniamo a Iringa ed a Tabora. A tutti questi amici giunga il nostro ringraziamento per l’impegno continuo nonostante le difficoltà)

Qui di seguito vorremmo quindi riassumere le attività che nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, ci hanno visti impegnati sui nostri progetti più importanti.

Progetto idroelettrico integrato Hi project Madege, sul fiume Lukosi

La valle del fiume Lukosi, sulle montagne dell’altopiano di Iringa, nei pressi del villaggio di Madege (Tanzania), vista dall’alto del salto finale della condotta forzata che alimenterà le turbine della centrale idroelettrica. Acqua per lo sviluppo di questa zona abitata da numerose famiglie sparse in villaggi che popolano queste montagne africane.

Nonostante il rallentamento dovuto alle difficoltà burocratiche locali che la società della Diocesi di Iringa ha dovuto affrontare per arrivare ad ottenere i finanziamenti necessari per il completamento del progetto secondo il piano da tempo approvato ma che richiede importanti passaggi legati alle autorizzazioni locali ed al rinnovo dei contratti con la rete elettrica nazionale (ricordo che il progetto da tempo ormai non è più isolato ma sarà integrato nella rete nazionale permettendo in questo modo di trovare in ciò le risorse necessarie al futuro mantenimento autonomo dell’impianto stesso); l’8 dicembre 2020 Padre Luciano Mpoma (delegato della Diocesi di Iringa e direttore della società che la diocesi ha specificamente destinato alla gestione del progetto), ha firmato l’accordo preliminare con il Governo della Tanzania, ottenendo finalmente le certificazioni necessarie per poter accedere ai crediti bancari agevolati ed al sostegno della Agenzia delle Nazioni Unite per la Cooperazione allo Sviluppo e recuperare così le coperture finanziarie necessarie al completamento di questa ultima fase.

Sostenuti da questa nuova spinta locale, Don Luciano Mpoma (direttore di Lung’ali Natural Resources ltd – la società suggerita da noi e allestita dalla Diocesi di Iringa per seguire operativamente il progetto comune) sta faticosamente organizzando il lavoro per riavviare il cantiere di Maguta dopo due anni di fermo.

La strada di servizio alla condotta forzata, mantenuta praticabile grazia al continuo lavoro dei nostri amici di Madege sotto la guida di Padre Luciano Mpoma (Diocesi di Iringa) e dei tecnici locali (di Lung’Ali, la società voluta dall’Arcivescovo di Iringa – Mons. Tarcisius Ngalalekumtwa – proprio per occuparsi del nostro progetto)

Abbiamo sempre sostenuto, nel solco tracciato dal professor Edgardo Monari, che avremmo potuto definire positivamente compiuto il nostro impegno nel momento in cui non saremmo stati più indispensabili al suo sostentamento.

La “nostra” casa a Maguta, sulle montagne, lungo la valla ero Lukosi, vicino al villaggio di Madege (che da il nome al progetto). Intitolata al Professor Edgardo Monari e al suo amico Gianfranco Manservisi, è stato il rifugio accogliente per tutti i nostri volontari che si sono avvicendati in cantiere, speriamo di poterla riaprire presto per completare il lavoro assieme agli amici tanzaniani.

E’ di queste ultime settimane la comunicazione dell’avvenuta stipula dei contratti per l’ottenimento dei crediti necessari e la conseguente definizione del contratto di fornitura ed installazione della parte elettromeccanica mancante per il completamento della centrale e per arrivare all’allacciamento alla rete ed alla distribuzione dell’energia ai villaggi.

Gli operai al lavoro nel cantiere di Maguta (nei pressi del villaggio di Madege, lungo la valle del Lukosi) per mantenere in efficienza le nostre attrezzature, portate sul posto dall’Italia e in anni di viaggi di Solidarietà e ormai bisognose di continui interventi di manutenzione.

Anche se non possiamo ancora farlo in presenza sul posto, come abbiamo sempre caparbiamente cercato di fare, abbiamo continuato a sostenere e spronare la Diocesi di Iringa e per essa la loro società Lung’ali (che nella lingua locale ha l’evocativo significato di “lanterna”), sorta per volere comune nel 2013 proprio per questo scopo; e ora finalmente una luce si intravede all’orizzonte.

Ora finalmente la Diocesi di Iringa (e per essa Lung’ali sotto la guida di Don Luciano Mpoma) potrà operare con maggiore autonomia, per il completamento del progetto.

A breve saranno conclusi gli accordi, gestiti direttamente da Lung’ali, per gli ordini delle attrezzature necessarie al completamento della centrale elettrica e per passare finalmente ad allacciare l’impianto alla rete di distribuzione.

Vi terremo costantemente aggiornati su questi ultimi importanti sviluppi che dovrebbero finalmente condurre al completamento del progetto idroelettrico integrato.

Don Luciano Mpoma (al centro con gli occhiali) don gli operai del cantiere di Maguta. Fino al 2020 abbiamo sostenuto i costi del mantenimento di questi operai, ora l’onere è tutto sulle spalle della Diocesi di Iringa che chiede il nostro aiuto: aiutateci ad aiutarli !!!

Progetto Under the Mango Tree a Tabora

Il ringraziamento dei bambini albini ospiti della Suore della Provvidenza nella casa di Tabora cui anche noi abbiano contribuito a realizzare. Ora il progetto deve proseguire per essere completato con altre strutture per l’accoglienza, l’istruzione e l’integrazione dei bambini albini con gli altri loro coetanei. (un grazie speciale a Nicoletta Ferrari e a tutte le sorelle della congregazione delle Suore della Provvidenza che ci hanno accolto in questo progetto)

Il progetto si sta ampliando con il sostegno della rete di associazioni (tra le quali la nostra) e della Diocesi cattolica di Tabora, con la realizzazione della scuola materna aperta a tutte le famiglie della città e collegata al centro di accoglienza dei bambini albini nella parrocchia di Mary Mother of God di Cheyo.

Le prime fasi della realizzazione della scuola elementare della Parrocchia di Mary Mother of God subito fuori dal perimetro della casa e della scuola materna (sullo sfondo dietro al muro) gestite dalle Suore della Provvidenza e realizzate con il contributo tecnico e logistico di SCSF e dei nostri volontari e volontarie.

Come sapete SCSF ha contribuito fin dall’inizio con il sostegno tecnico, logistico ed economico alla realizzazione della casa, della scuola materna e da ultimo con l’acquisto del minivan per il servizio di scuolabus, fondamentale per assicurare l’accesso a scuola in sicurezza per i più piccoli.

L’arrivo del mini-bus donato da Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere al Centro di Accoglienza per i bambini albini di Tabora (Tanzania) nell’ambito del progetto “Under the Mango Tree” che si occupa del recupero e re-inserimento dei bambini albini abbandonati e vittime di violenze.

Il nuovo servizio (sostenuto anche dal contributo delle famiglie che ne usufruiscono) è stato molto apprezzato, al punto che la parrocchia lo ha dovuto ampliare affiancando al nostro un secondo bus più grande.

Il nuovo scuolabus che affiancherà quello donato da SCSF lo scorso anno

Assieme a Nicoletta Ferrari (coordinatrice del progetto) ed alla Congregazione delle Suore della Provvidenza per l’infanzia di Piacenza (che conducono la casa e la scuola materna) stiamo organizzando il nostro contributo per il proseguimento del progetto Under the Mango Tree che attualmente costituisce per SCSF la più reale e concreta possibilità e fida per proseguire la nostra attività in Tanzania. Abbiamo in programma di avviare attività di raccolta fondi e campagne di crowdfunding che in attesa di poter tornare sul campo, ci consentano di proseguire il nostro impegno a Tabora.

Le nuove aule della scuola elementare della parrocchia di Mary Mother of God, nel quartiere di Cheyo a Tabora (Tanzania) dove sorge il centro di accoglienza per i bambini albini abbandonati. La scuola elementare è in corso di realizzazione con il contributo economico della Congregazione delle suore della Provvidenza per l’infanzia di Piacenza e della Diocesi di Tabora in collaborazione con la parrocchia locale.

Infine, il rendiconto delle attività di SCSF riferito al biennio 20/21 sarà pubblicato sul nostro sito web non appena verrà approvato dal CD.

Molte sono ancora le cose che vorremmo condividere con voi le immagini che più di tante parole, possono rendervi conto di come i nostri progetti stiano proseguendo, nonostante le difficoltà, a piccoli passi.

Siete invitati ad accedere al nostro blog su www.scsf.it dove troverete gli aggiornamenti e le immagini più recenti.

In ricordo degli amici che ci hanno lasciato

Vorrei poi ricordare assieme a voi gli amici che in questi ultimi mesi ci hanno lasciato per tornare alla casa del Padre: Aristide Govoni che assieme al prof. Monari rese possibile la realizzazione della centrale di Usokami; Paolo Pallotti amico fraterno di Edgardo e di mio babbo, consigliere, guida e memoria preziosa per noi ed in particolare per me, sempre attivo solerte nell’aiutarci in mille modi; Don Giulio Matteuzzi amico di una vita per Gianfranco e molti di noi, è sempre stato vicino alla nostra associazione con spirito di amicizia; “aiutateci ad aiutare” era il suo motto per mettere in contatto sensibilità e animi differenti; Don Tarcisio Nardelli, missionario e parroco di Usokami, consigliere e da sempre guida spirituale per tutti noi prima in Tanzania e poi in Italia assieme a Don Giovanni Cattani; Mario Canali che fu il braccio destro di Monari soprattutto negli ultimi viaggi quando era già malato e debole e che si fece carico di consegnare nelle mani di Gianfranco l’attività del progetto idroelettrico in Tanzania. Purtroppo questo periodo ci ha privato di molti amici, ma sono convinto che la schiera di coloro che ci sostengono non sia per questo più esigua e l’esempio di questi nostri amici è la nostra guida e la nostra “lanterna” nel cammino a piccoli passi di Solidarietà.

Nella speranza di potervi rivedere tutti di persona al più presto mi è preziosa l’occasione per fare a tutti voi i nostri più sinceri e sentiti auguri di Buon Natale e Buone feste, sperando che nonostante tutto quello che abbiamo passato negli ultimi mesi e che ancora ci sta affliggendo, possiate trascorrere un Natale di pace e serenità assieme alle persone che vi sono più care e che vogliate continuare a sostenerci e a condividere lo spirito di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere anche nel prossimo anno.

Buon Natale e buon anno nuovo !

Stefano Manservisi
e tutti i consiglieri di SCSF

Quello che stiamo attraversando è un periodo molto difficile e complesso, soprattutto per le associazioni come la nostra che operano all’estero, con risorse proprie e contributi volontari e siamo consapevoli delle difficoltà di ciascuno anche perché ne sperimentiamo direttamente il peso.

Siamo tuttavia fermamente convinti che dalle situazione difficili come quella che ci sta affliggendo (e con noi tutto il mondo) si possa uscire solo tutti assieme guardando oltre con solidarietà, cooperazione e senza frontiere:

Continuate a sostenere i nostri progetti:

  • conto corrente postale: n° 17657404 
  • conto corrente bancario: IBAN: IT40T0329601601000066331084
  • 5×1000 a favore di:  Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere c.f.03249840376

Potete indicare il progetto che volete sostenere:

  • Hi project Madege (progetto idroelettrico integrato “pane, acqua, salute, istruzione, lavoro”, nella Diocesi di Iringa, Tanzania)
  • Under the Mango Tree (per il sostegno a i bambini albini di Tabora,Tanzania)

Se volete restare in contatto con noi non dimenticate di lasciarci il vostro nome e un contatto, oppure seguiteci su http://www.scsf.it

Covid-19, Aggiornamenti dalla Tanzania

Cari amici, purtroppo dopo pochi giorni il nostro amico Pius ci ha mandato un nuovo aggiornamento e non sono buone notizie.

Come la settimana scorsa, di seguito trovate le sue parole e poi la traduzione e alla fine anche alcuni link alle ultime notizie che ho trovato a proposito della situazione in Tanzania.

” hello brothers and sisters I hope you saw my article I sent you two days ago … but was briefly i told you about how our government have been trying to fight against covid from the early infenction report were reporting every 24hrs but up today we don’t have any report about how many people got infenction from last report of 299 people and 37 cured. We dont have any news about four days and government is very strict to people who are sharing an information about infenction.
For me it seems like we just making battle on darkness place without torch … and every support which government have been supported with doners they have been directed to health workers and covid 19 equipments just to be stand by like a goal while for the time being an infenction to the society growing so fast … and no body speaking and there is strange death in cities famous people dying and government instruct people to do funeral with few people … and no body says the cause of it. Now we are in big worry who is going to win this battle … i told you about people suffering even to get prevention equipment like musk, gloves, and sanitizers for instance one musk can cost nearly 1euro this is too much for poor people…
I know we are at same problem please brothers and sisters lets try to save life if possible …
lets cry together tomorrow we will laugh …
Pius “

” Ciao fratelli e sorelle spero che abbiate letto l’articolo inviato due giorni fa … dove in breve ho detto di come il governo sta cercando di combattere contro il covid dalle comunicazioni delle prime infezioni fino ai report ogni 24 ore, ma ad oggi non abbiamo notizie di quante persone sono rimaste infette dall’ultima comunicazione di 299 persone e 37 guariti. Non abbiamo notizie da circa quattro giorni ed il governo restringe molto le informazioni sulla infezione.
Per me è come combattere una battaglia al buio senza torce … ogni aiuto che il governo ha ricevuto dai donatori è stato dato agli operatori sanitari e per gli equipaggiamenti per il covid-19 come in attesa che l’infezione cresca in fretta tra le persone … nessuno parla e ci sono strane morti nelle città, persone famose muoiono e il governo da istruzioni per fare il funerale con poca gente … e nessuno dice la causa. Ora siamo molto preoccupati su chi riuscirà a vincere questa battaglia … vi ho detto di come le persone faticano anche a trovare gli strumenti di protezione come maschere, guanti e disinfettanti, per esempio una maschera può costare quasi 1 euro, troppo per la povera gente …
So che siamo tutti nello stesso problema, per favore fratelli e sorelle provate a salvare delle vite se possibile …
piangiamo assieme oggi sorrideremo poi …
Pius “

In sostanza una garbata richiesta di aiuto che non possiamo lasciar cadere nel vuoto nonostante le nostre difficoltà.

Nei prossimi giorni vedremo se nonostante la nostra temporanea immobilità posiamo fare qualcosa di minimamente utile, direttamente o indirettamente.

Ogni aiuto o suggerimento è bene accetto.

Di seguito alcuni aggiornamenti sulla situazione in Tanzania raccolti da internet.

Il primo suggerito proprio dall’amico Pius via whatsapp:

L’articolo ripreso da un portale generalista riporta della morte del Ministro degli Affari Costituzionali della Tanzania Dr Augustine Mahiga, originario della regione di Iringa, senza dare dettagli sulle cause della morte, lasciando quindi ancora più aperta la strada a dubbi ed illazioni incontrollate.

Quelli che seguono sono invece riferimenti raccolta in internet.

Dal portale della BBC (sempre molto aggiornato ed attendibile sull’Africa) : “Night burials amid Tanzania’s coronavirus defiance” sulle sepolture notturne durante la lotta contro il virus in Tanzania.

Dal portale di notizie sulla Tanzania “Tanzanian Affairs” un report sulle prime fasi dell’epidemia nel paese e delle prime reazioni del governo locale.