Censimento soci effettivi di SCSF

Censimento soci effettivi di SCSF

Stiamo proseguendo sul percorso di transizione che vedrà il passaggio di SCSF da organismo non governativo (O.N.G.) a Fondazione.

Transizione che si rende necessaria per proseguire la nostra attività restando fedeli al nostro spirito di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere ma calati nella nuova realtà in cui ci troveremo a dover proseguire i nostri progetti in ottemperanza alle norme di cui si è dotato lo Stato con il Nuovo Codice del Terzo Settore.

Per completare questo passaggio sarà indetta entro fine anno una assemblea straordinaria che definirà la transizione da o.n.g. a “fondazione” che dovrà essere avvallata dalla presenza in assemblea (in presenza o per delega) di almeno 2/3 dei soci effettivi di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere e alla presenza di un Notaio che “certificherà” la nascita di “FondazioneSCSF”.

Per noi sarà un nuovo inizio.

Per fare questo dovremo prima completare il censimento dei soci effettivi di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere: nei prossimi giorni contatteremo direttamente via email o telefonicamente tutti i soci per avere esplicita adesione alla associazione e partecipazione alla assemblea straordinaria.

Continuate a dare il vostro appoggio a Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere

Buon Natale a tutti !

Buon Natale a tutti !

Cari Amici di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere,
un altro anno incredibile è volato ad una velocità che sembra accelerare sempre di più.

Un anno di calma apparente, e mi riferisco alla nostra attività come Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere, tuttavia proprio durante questo anno apparentemente improduttivo abbiamo gettato le basi per un nuovo inizio.

Infatti, come anticipato in assemblea, Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere si appresta a cambiare il proprio status da quello di “organismo non governativo” con quale sino ad ora era stata formalmente riconosciuta a quello di “fondazione”.

Non sarà solamente un cambio “amministrativo” ma vorremmo che segnasse anche un nuovo inizio dopo le difficoltà degli ultimi 3 anni, dovute in parte certamente alle conseguenze della pandemia ed ora anche alle improvvise ed intense sollecitazioni cui la coscienza di ciascuno è sottoposta a causa della guerra in Ucraina.

Un nuovo inizio, ma nel solco del medesimo tracciato etico e morale segnato da Edgardo Monari e dai suoi amici fondatori di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere.

Il prossimo anno correrà anche il 40° anniversario del riconoscimento della nostra associazione che pur essendosi costituita formalmente il 5 agosto del 1982 fu ufficialmente riconosciuta come Organizzazione Non Governativa l’anno successivo.

Mi piacerebbe quindi che si riuscisse a cogliere la duplice occasione del cambio di stato e dell’anniversario, certamente per celebrare le molte cose compiute ma anche e soprattutto per riprendere a guardare avanti !

Tante cose abbiamo fatto sempre nel solco della solidarietà e della cooperazione, dedicando ogni singola risorsa ed ogni nostra energia a chi ci ha chiesto aiuto.

Questa richiesta non è cessata, ed io mi sento in dovere di spronare tutti voi amici di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere a riprendere l’impegno per proseguire nel medesimo spirito che ci ha animato fino ad oggi.

Vi chiedo e vi esorto a continuare a seguirci e quando possibile a darci una mano.

Ora la richiesta di aiuto più pressante viene dalla casa di accoglienza per i bambini albini e abbandonati e dal centro educativo collegato alla parrocchia di Mary Mother of God di Cheyo a Tabora, dove noi siamo presenti con il nostro progetto “Under the Mango Tree”:
ci chiedono aiuto per sostenere la realizzazione delle classi necessarie per completare gli spazi destinati alla scuola primaria e per proseguire l’attività didattica iniziata con l’inizio dell’anno scolastico in corso.

La scuola è stata realizzata dalla Diocesi Cattolica di Tabora con l’aiuto e la responsabilità della parrocchia di Cheyo, secondo le norme locali per assicurarne il pronto riconoscimento al fine di assicurare continuità didattica ai bambini che provengono dalla materna assieme ai bambini delle famiglie che vedono in questo istituto una opportunità di miglioramento per i propri figli. La scuola primaria è stata realizzata fino ad ora con risorse della Congregazione della Suore della Provvidenza di Piacenza (che ha voluto e coordinato l’intero progetto albini di Tabora sin dall’inizio nel 2011) e della associazione di volontariato fiorentina “Progetto Agata Smeralda” con il nostro contributo tecnico e di supporto al progetto “scuolabus”.

Siamo chiamati a dare il nostro contributo non solo economico ma anche di competenza e cooperazione per proseguirne la realizzazione fino al completamento del ciclo scolastico che necessita delle nuove aule per le ultime classi oltre che dell’aula polivalente come richiesto dalle normative locali e comunque necessario per assicurare quella istruzione ed educazione “di eccellenza” che è la cifra di questo istituto scolastico nato per dare una possibilità reale di reinserimento e piena realizzazione sia ai bambini albini che ai loro coetanei.

Non mi dilungo con altre parole, desidero ora fare a tutti voi amici i nostri più cari e sentiti auguri di Buon Natale, augurandovi che valga pace e serenità per le vostre famiglie e per i vostri cari e per un 2023 dove tutti noi si riesca a trovare la strada per guardare al futuro, nostro, dei nostri figli e di tutti coloro che continueremo ad aiutare.

Vi lascio in compagnia del breve video che raccoglie alcune delle immagini riprese durante i nostri viaggi, assemblate con il cuore da Nicoletta Ferrari e che ci ricorda la nostra storia in particolare proprio sul progetto albini a Tabora (per il quale Nicoletta è nostro riferimento) e che sarà uno dei progetti che SCSF seguirà da vicino nel prossimo anno.

BUON NATALE a tutti voi da me e da tutti i membri del consiglio direttivo di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere.

Stefano, Mario, Giuliano, Andrea ed Eugenio e tutti gli amici che ci aiutano.

Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere, la nostra storia per “andare oltre” verso la scuola per i bambini di Tabora.

SCSF Assemblea 2022

Cari amici di Solidarietà, come avevo anticipato qualche mese fa per proseguire il nostro cammino dobbiamo rimetterci al passo.

Sabato prossimo, 15 ottobre 2022 è convocata l’assemblea dei soci per il rinnovo delle cariche e quindi chiudere questo periodo di gestione straordinaria e riprendere la nostra attività in un mondo assai diverso da quello che lasciammo a ottobre 2020 quando fummo costretti a sospenderla quasi completamente.

Di seguito potete leggere una anticipazione della relazione che presenterò all’assemblea per rendere conto delle attività del c.d. durante il periodo trascorso e le possibilità per il futuro della nostra associazione.

Al termine della relazione, l’assemblea sarà chiamata ad eleggere il nuovo consiglio per il mandato 10/22 – 10/25.

Potranno partecipare all’assemblea tutti i soci effettivi, in regola con le quote associative. I soci che non potessero essere presenti potranno delegare un altro socio a rappresentarli. Ogni socio presente in assemblea potrà portare un massimo di due deleghe.

Conduzione straordinaria durante la pandemia

Tra febbraio e ottobre del 2020, con l’aggravarsi della pandemia, e l’obbligo di mantenere comportamenti di cautela e prevenzione sempre più stringenti, sentiti tutti i consiglieri e diversi soci attivi, si decise di sospendere tutte le attività sociali, comprese le riunioni del consiglio e l’assemblea che si sarebbe dovuta tenere a dicembre 2020 anche per eleggere il nuovo consiglio direttivo visto che si era già a fine mandato.

Per tanto da dicembre 2020 ad oggi, il consiglio direttivo ed il presidente, allora uscenti, hanno proseguito l’attività mantenendo contatti indiretti telefonici o telematici, e cercando di mantenere attiva l’associazione e di essere, per quanto possibile, presenti sui nostri progetti.

In questo modo e non senza fatica, siamo quindi riusciti a mantenere viva la nostra attività evitando che nonostante le numerose perdite di amici e sostenitori, ai quali va ora il nostro commosso ricordo, tutto si fermasse completamente.

Progetto idroelettrico integrato: H.i. project

Con la chiusura del cantiere 2018/2019 SCSF ha di fatto completato tutte le attività tecniche ed operative che potevano essere condotte direttamente, passando le consegne alla società Lung’ali Natural Resources ltd (società totalmente controllata dalla Diocesi stessa), creata già nel 2012 per volere del Vescovo, proprio per seguire il completamento e la gestione dell’impianto secondo le leggi della Tanzania e per interloquire più efficacemente con le amministrazioni locali.

Pertanto la gestione logistica, operativa ed economica del progetto è ora direttamente in mano alla Diocesi di Iringa, secondo lo spirito originario del progetto e come già indicato nella convenzione firmata a Bologna nell’ottobre del 2015 tra Diocesi di Iringa, Lung’ali, SCSF e Brulli (quale partner tecnologico del progetto).

SCSF resta al fianco della Diocesi per agevolare il passaggio e proseguire il cammino insieme, sui nuovi progetti che le risorse generate dell’impianto consentiranno di intraprendere secondo indicazioni e volontà della Diocesi. 

Dopo la sospensione dovuta principalmente a difficoltà economiche e burocratiche locali, anche in conseguenza della decisione della Diocesi di Iringa di perseguire un percorso di finanziamento locale; sembra che finalmente la Diocesi (sempre attraverso la sua società Lung’al N.R. ltd e per l’impegno del suo direttore, Padre Luciano Mpoma) abbia ottenuto la proroga degli accordi per le concessioni governative necessarie alla messa in esercizio dell’impianto (uso dell’acqua, del suolo e conferimento di energia). Concessioni propedeutiche al conferimento di crediti agevolati (parte dalla CRDB, Banca governativa per il sostegno allo sviluppo e parte dalla REA, agenzia governativa per l’accesso all’energia delle aree rurali) che metteranno la Diocesi di coprire il fabbisogno economico necessario per il completamento dell’impianto e per la sua messa in esercizio.

Contestualmente Lung’ali ha inoltre sottoscritto gli impegni per il completamento della centrale elettrica e per l’allacciamento e messa in esercizio dell’impianto che dovrebbe avvenire entro 18 mesi.

Ci è stato chiesto di condurre un periodo di “affiancamento” con i tecnici italiani che dovranno occuparsi del completamento della centrale elettrica e degli allacciamenti. 

SCSF si è già data disponibile (secondo le proprie disponibilità) a programmare la ripresa dell’attività in cantiere, appena la Padre Luciano Mpoma comunicherà la data e i tempi di ripresa dei lavori secondo modalità che saranno definite insieme al momento.

Al momento non è prevista alcuna “missione” dei nostri volontari per il progetto idroelettrico

Progetto “Under the Mango Tree” a Tabora

Durante periodo pandemico, a Tabora il progetto di accoglienza ed integrazione a favore dei bambini albini abbandonati della Diocesi di Tabora ha proseguito il proprio cammino. La rete di solidarietà, che ci vede coinvolti fin dall’inizio (quando Madre Carla Rebolini, allora Madre Generale della Congregazione delle Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata, incontrò l’allora presidente di SCSF Gianfranco Manservisi entrambi ospiti di passaggio al “Kurasini” di Dar es Salaam) e che è stata poi ampliata con l’intervento dalla onlus fiorentina Agata Smeralda sempre sotto la guida del Vescovo di Tabora e in collaborazione con la Parrocchia di Mary Mother of God nel quartiere di Cheyo non si è fermata.

Nel 2021 SCSF ha aderito al progetto “scuolabus” donando alla scuola materna un minibus per agevolare l’accesso dei bambini alla scuola materna ed alla scuola elementare della parrocchia in serenità e sicurezza anche per le famiglie più lontane e disagiate.

Il progetto iniziato nel 2011 con la costruzione della casa di accoglienza per i bambini albini (ultimata nel 2014 ed in grado di accogliere un massimo di 48 bambini) è proseguito con la realizzazione del primo blocco di due aule per la scuola materna (ultimato nel 2018) è ora a pieno regime ed ospita 32 bambini tra albini ed abbandonati.

Nel 2021 sempre in collaborazione con le Suore di Tabora e con il sostegno economico di Agata Smeralda, la parrocchia ha completato il primo blocco di 4 aule per la scuola primaria, con l’impegno di accogliere i bambini che provengono dal progetto UtMT e di impiegare quali insegnanti le suore che nel frattempo avranno ottenuto le credenziali dal governo. Attualmente la scuola è dotata di una propria cucina e di una mensa utilizzata anche come sala polivalente ed accoglie circa una novantina di alunni tra I^ e II^ classe.

Ora occorre ampliare sia la scuola materna (primo fondamentale passaggio del percorso di integrazione sociale e culturale dei bambini ospiti della casa e principale fonte di sostentamento economico autonomo per il progetto) con la realizzazione di un secondo blocco di aule e servizi, per fare fronte alla aumentata richiesta da parte delle famiglie locali.

Diventa anche urgente realizzare il secondo blocco di 4 aule per dare compimento all’intero ciclo scolastico primario (7 aule più sala polivalente) per almeno una sezione, in modo da avere la convalida delle autorizzazioni dal governo.

Durante questi 10 anni il progetto si è evoluto e da progetto emergenziale per proteggere la vita dei bambini albini si è trasformato in un progetto educativo di qualità in grado di offrire a famiglie e bambini un’istruzione di livello adeguato. Inoltre è diventato motore dello sviluppo di questa zona della città di Tabora che ha conosciuto un notevole incremento proprio anche in virtù della qualità dell’accoglienza e dell’istruzione offerta ai bambini (non solo quelli albini o abbandonati) ed al sostegno dato alle famiglie più in generale per contrastare quelle sacche di ignoranza e superstizione che sono all’origine delle persecuzioni verso gli albini.

Padre Callyopes Bigona, parroco di Cheyo e Nicoletta Ferrari ci hanno accoratamente chiesto di riprendere il sostegno al progetto educativo e formativo a favore dei più piccoli e svantaggiati per favorire la loro integrazione assieme ai bambini delle famiglie di Tabora.

Potremo dare il nostro contributo partecipando al completamento della scuola materna e sostenendo concretamente i diversi piccoli progetti che si stanno impostando:

  • Biblioteca: con la raccolta e la spedizione di libri per bambini e ragazzi IN INGLESE
  • Educazione informatica: PC portatili dotati di S.O. e applicativi di base IN INGLESE e con LICENZA D’USO GRATUITA
  • Educazione artistica internazionale: materiale didattico e divulgativo
  • Educazione musicale: strumenti musicali
  • Cineteca: proiettore, schermo, audio e materiale cinematografico IN INGLESE

Sono anche in progetto la realizzazione di un campo sportivo per il gioco del calcio e del Basket.

Nuova legge sul terzo settore e iscrizione al RUNTS

Come già noto da tempo la nuova legge quadro sul terzo settore (volontariato, non profit ecc…) definisce un quadro del tutto differente da quello all’interno del quale si è incardinata SCSF con l’ultima variazione statutaria seguita alla scomparsa del nostro fondatore.

Il mantenimento dello status di O.N.G. non è più alla portata della nostra attuale organizzazione e delle risorse sia umane che economiche, per cui è necessario, al fine di mantenere comunque lo status di Onlus e ottenere l’iscrizione al Registro Unico Nazionale delle imprese del Terzo Settore – RUNTS (necessaria per conservare l’accesso ai contributi dell’8/1000 e i vantaggi fiscali concessi ai donatori) definire il nuovo possibile inquadramento di SCSF all’interno della nuova legge.

Attualmente la scadenza ultima per operare le necessarie variazioni statutarie e gli adempimenti del caso è stata spostata a Maggio 2023.

SCSF ha da tempo aderito all’associazione VOLABO, organismo senza scopo di lucro che ha lo scopo di sostenere le associazioni di volontariato proprio per affrontare questi adeguamenti.

Abbiamo avuto diversi incontri con i consulenti di VOLABO, tenuti sia dal presidente che dai diversi consiglieri ed abbiamo chiesto consulenza agli amici che seguono la nostra attività.

Dalla analisi dettagliata della nostra struttura associativa ed operativa il consiglio ha valutato che l’assetto futuro che più si attaglia a SCSF è quello di passare da O.N.G. verso la “Fondazione”

L’istituto della “fondazione” ci permetterebbe di mantenere pressoché invariato il carattere e lo spirito della nostra associazione mantenendo le caratteristiche peculiari invariate nel nuovo statuto, ma riducendo gli oneri ed i carichi burocratici che gli altri assetti alternativi previsti dalla nuova legge richiede e che non saremmo in grado di soddisfare correttamente.

Inoltre il passaggio a “fondazione” comporta automaticamente l’acquisizione della “personalità giuridica”, che costituirebbe un’importante tutela per i soci ed in particolare per i membri del c.d.

Il mantenimento dello status di Onlus ed la conseguente iscrizione al RUNTS potrà avvenire direttamente in sede di assemblea straordinaria al momento della approvazione delle variazioni statutarie.

Per tale operazione si rimanda ad una prossima assemblea dei soci da indire in tempo utile per la scadenza normativa.

Stefano Manservisi

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