Incontro con Padre Salvador Del Molino

Cari amici di Solidarietà,

Sabato scorso, 4 giugno 2022, abbiamo inaspettatamente e con grande piacere incontrato Padre Salvador del Molino, missionario della Consolata che ancora opera in Tanzania e che ha iniziato assieme a Edgardo Monari il cammino del nostro progetto idroelettrico a Maguta.

Padre Salvador con Gianfranco a Maguta presso il cantiere del progetto idroelettrico

Maguta (o “Maguta” come sostiene Salvador) è di fatto la località del nostro cantiere sul fiume Lukosi, a pochi chilometri dal villaggio di Madege, nella provincia di Kilolo, sulle Iringa Highlands, nella regione di Iringa, al centro della Tanzania.

E’ stato un incontro emozionante con un amico che non vedevamo da molto tempo, che ha sempre seguito il nostro lavoro anche quando lo ha dovuto fare da lontano, non ci ha mai fatto mancare il suo aiuto e la sua disponibilità ed esperienza anche nei momenti difficili incontrati durante i nostri soggiorni in Tanzania tra Dar es Salaam e le Iringa Highlands.

Ringrazio tutti gli amici che hanno partecipato all’incontro e in particolare gli amici di San Polo che hanno organizzato tutti.

Padre Salvador e Marco durante i lavori per la costruzione del fabbricato della centrale elettrica

Ora Salvador avendo ultimato l’impegno assegnato dalla congregazione in Tanzania, è rientrato a Roma presso la casa della Consolata, in attesa di conoscere la prossima destinazione, ma ci ha assicurato che tornerà presto in Tanzania nella speranza di poterci incontrare ancora tutti assieme per inaugurare l’accensione dall’impianto di Maguta.

Grazie Padre Salvador !

A presto

Stefano Manservisi

Il futuro di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere

Cari amici, siamo ormai abbondantemente fuori dalle restrizioni dovute al contrasto della pandemia e possiamo quindi pensare finalmente di riprendere anche la nostra attività associativa.

Tuttavia non possiamo ignorare ciò che questi due anni hanno significato per tutti noi e per ciascuno di noi, così come non possiamo ignorare che se sul piano più strettamente “sanitario”, stiamo finalmente uscendo dall’emergenza, sul piano più esteso e sfumato che coinvolge gli aspetti più emotivi ed intimi, la guerra (così vicina a noi non solo geograficamente) sta opprimendo i nostri animi e fiaccando la nostra capacità di esprimere ciò che siamo: solidarietà, cooperazione, oltre le frontiere.

Nel momento in cui speravamo di poter riprendere con rinnovato impegno ed entusiasmo ad immaginare un futuro migliore, un futuro di sviluppo sociale cui i nostri progetti sono sempre stati orientati, la prospettiva si è repentinamente richiusa, spostando inevitabilmente (ma anche giustamente in una certa misura) la nostra attenzione e la nostra sensibilità su altri problemi e su altre contingenze, relegando sullo sfondo di queste preoccupazioni ciò per cui tutti noi ci siamo impegnati fini a ieri.

Questi due anni difficili non solo hanno decimato la nostra associazione privandola di molti amici e sostenitori, ma hanno totalmente cambiato i riferimenti che orientavano la nostra attività nel solco di quel cammino a piccoli passi indicato da Edgardo Monari assieme agli amici che fondarono Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere.

Ora però sento la necessità di fare una riflessione sul nostro percorso e su quel cammino, sulla direzione da prendere e anche sulla meta.

Dobbiamo contarci e decidere se e come proseguire.

A tutto ciò (e sarebbe già abbastanza) si aggiunge anche il cambio dell’ambito legislativo italiano per il “terzo settore” ovvero quello all’interno del quale si colloca SCSF.

Assieme agli amici consiglieri, stiamo lavorando (e uso il verbo “lavorare” proprio per cercare di comunicare l’impegno richiesto questo passaggio) per capire quali sono le prospettive realisticamente praticabili per inserire la nostra associazione nel nuovo quadro normativo, tutt’altro che chiaro e definito.

Non è facile orientarsi all’interno di normative complesse in parte nuove e quindi dagli sviluppi e dalle conseguenze ancora non del tutto chiare, ed in parte talmente datate da essere quasi impraticabili al giorno d’oggi.

Tuttavia l’obiettivo che ci siamo posti è quello di individuare e proporre alla prossima assemblea generale sei soci, le alternative percorribili che vi comunicheremo nelle prossime settimane assieme alla data dell’assemblea stessa, la quale sarà contemporaneamente ordinaria e straordinaria e dovrà prendere importanti decisioni sul futuro di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere.

Assieme a questo impegnativo passaggio è rimasto comunque immutato l’impegno verso i nostri due progetti principali: il progetto idroelettrico integrato “Hi project Madege” ormai saldamente in mano alla Diocesi di Iringa per la definizione degli aspetti amministrativi e normativi per l’inserimento del progetto all’interno delle nuove regole che si è dato il Governo della Tanzania in materia di energia assieme alla possibilità di finanziare sul posto l’ultimo sforzo economico necessario per l’avviamento dell’impianto; ed il progetto Under the Mango Tree per l’accoglienza, l’educazione ed il re-inserimento sociale dei bambini albini a Tabora che ora deve provvedere alla realizzazione delle strutture per le ultime classi del ciclo di istruzione primaria per poter ricevere le abilitazioni definitive dal Ministero dell’Istruzione del Governo della Tanzania.

Dei dettagli relativi agli ultimi sviluppi di questi progetti che pur rallentati dalle difficoltà di comunicazione, spostamento e sostentamento ci sono stati, sarete aggiornati con una prossima comunicazione ad essi dedicata.

Ora mi permetto di fare a voi, amici, una accorata richiesta:

fateci sentire il vostro sostegno e la vostra presenza, perché più che le risorse, sono proprio questi gli stimoli più efficaci in questi momenti difficili, per ritrovare energie, entusiasmo, idee nuove per immaginare un futuro per la nostra associazione e per coloro che ad essa, a noi, continuano a rivolgere con speranza le loro richieste di aiuto.

Facendo tesoro delle parole di un amico: “continuate ad aiutarci ad aiutare …”

A presto

Stefano Manservisi

Si monta il cuore dell’Hi project Madege

Si monta il cuore dell’Hi project Madege

In questo ultimo scorcio di anno Marco, Simone assieme agli operai stanno facendo veramente un lavoro stupendo ed impagabile. Di seguito il massaggio direttamente dalle parole di Marco (che ormai, giustamente a mio parere, si firma scherzosamente, S.Marco):

“Comincia a piovere, oggi giornata dedicata a P. Luciano che è salito da noi per verificare la situazione. Abbiamo parlato dei prossimi impegni e modalità per affrontarli. Abbiamo insistito sulla puntualità quando si riprenderà il lavoro con altri tecnici della Brulli che non disporranno di molto tempo. Noi nei prossimi giorni continuiamo il lavoro accanto alla turbina, non cosa da poco e crediamo di fare un buon lavoro. Domani il programma è di infilare il gruppo turbina e volano nel cassone tegoli. Ti manderò aggiornamento fotografico di questa bella macchina che sto imparando a conoscere.
A domani.
S. Marco”

Ed eccole le ultime immagini che Marco ed Elia ci hanno mandato proprio ieri (12 dicembre 2018) dal cantiere a valle delle cascate del Lukosi, con i commenti di Marco: 

Continuo ad essere ammirato dal lavoro che Marco, assistito dall’Ing. Simone Miranda ed aiutati dagli operai africani stanno facendo, al tutti loro ed anche ad Anna che continua infaticabile a mantenere operativa ed accogliente Casa Monari per i nostri volontari e tecnici italiani, vada il nostro più caloroso e fraterno ringraziamento. Da parte mia anche un poco di “invidia” per non poter essere assieme a loro in questo momento.

Grazie ragazzi, continuiamo a fare “piccoli passi” assieme !!!
BUON LAVORO !!!

Ancora dalla Tanzania

Ecco le ultime foto che ci ha mandato Marco tramite Elia, il nostro autista e meccanico, da Maguta; dove come vedete i lavori per il montaggio della turbina  proseguono con l’obbiettivo di completare la collocazione provvisoria entro la chiusura del cantiere.

Tra un paio di settimane infatti i nostri volontari e l’ingegnere della Brulli rientreranno in Italia e il cantiere verrà chiuso per la pausa natalizia. Sarà riaperto nel primo trimestre dell’anno prossimo appena arriveranno sul posto i materiali per completare l’installazione della centrale.

Le prime attività del cantiere 2019 saranno proprio quelle dedicate all’assemblaggio definitivo della turbina ed al getto di completamento che la fisserà nel blocco ti tenuta.

Successivamente saranno montati e collegati l’alternatore, i quadri ed i trasformatori, che saranno installati parallelamente alla posa delle prime due linee elettriche necessarie anche per il collaudo dell’impianto.

Mi preme sempre ricordare che tutto questo è stato realizzato negli anni con il contributo volontario di tanti amici, tecnici ed operai italiani che si sono dati disponibili gratuitamente per seguire sul posto la realizzazione delle varie fasi del progetto assieme naturalmente al lavoro, retribuito dalla Diocesi di Iringa con fondi di SCSF, delle centinaia di operai africani che si sono alternati in cantiere in questi anni e che quindi ne hanno potuto ricavarne sostentamento e prospettiva di un futuro migliore per sé e per le loro famiglie.

Troppo bella !

Troppo bella !

“Peccato ricoprirla di calcestruzzo, è troppo bella ! “

Con queste parole che sottoscrivo in pieno oggi pomeriggio Marco accompagna la foto scattata in centrale a Maguta durante le fasi di montaggio della turbina.

Grazie Marco, grazie a tutti gli amici !

Fasi del montaggio della turbina nella centrale elettrica del nostro progetto idroelettrico a Maguta, sul fiume Lukosi in Tanzania

Tanzania sotto l’acqua

Questa è normalmente la stagione delle piogge in Tanzania.
L’acqua è vita e in Tanzania l’acqua c’è.
Purtroppo in pochi ancora hanno accesso a questa essenziale risorsa che non dovrebbe essere negata a nessuno.

A peggiorare le cose negli ultimi anni i cambiamenti climatici, che anche in questa regione dell’Africa si percepiscono sempre più concretamente, hanno portato ad un ormai costante aumento dell’intensità delle precipitazioni.

Anche quest’anno si sono ripetuti i disastri (ormai non più solo nelle zone costiere) che colpiscono evidentemente soprattutto chi vive ai margini: ai margini delle città e della società.

Di seguito trovate alcuni link dove potersi documentare in generale e sulle ultime precipitazioni che hanno colpito in particolare Dar Es Salaam:
World Meteorological Organization
Floodlist
Reuters
Daily News Tanzania
The Citizen news from Tanzania
allAfrica a voice of Africa

 

 

Riprendono le attività stagionali di SCSFong in Tanzania

Cari amici di Solidarietà,
è con grande piacere che vi aggiorno sulla ripresa delle nostre attività in Tanzania.

Dopo la pausa forzata dovuta alla intensa stagione di piogge in Tanzania ci apprestiamo a riprendere la nostra attività in vista del completamento del progetto idroelettrico integrato HiProject Madege e di sostegno al progetto Under the Mango Tree per il centro di accoglienza per i bambini albini abbandonati a Tabora.

La prossima settimana avremo il primo incontro operativo per fissare i calendari delle attività in Tanzania ed in Italia assieme ai volontari ed agli amici che concretamente ci aiuteranno sui nostri progetti.

Non siamo molti e le cose da fare invece sono tante, per cui ripeto senza ancora il mio invito ad offrire la vostra disponibilità non solo in contributi economici ma anche con una presenza concreta.

Nelle prossime settimane vi aggiorneremo sul calendario e sulle attività alle quali sarà possibile partecipare.

Intanto condivido con voi le foto che l’amico Benito Totti mi ha appena mandato e che testimoniano le “grandi manovre” che come sempre accompagnano la spedizione dei nostri container verso la Tanzania.
All’interno di questo (che credo sia ormai il quarantesimo container che inviamo in Tanzania) abbiamo stivato molto materiale destinato al progetto idroelettrico HiProject Madege e anche per linee elettriche del nostro precedente progetto che tuttora fornisce energia alla missione di Usokami e che necessita di manutenzione.

Come sempre
continuate a seguirci e a sostenerci

s.c.m.

Hi Project Madege: 1° cantiere 2014

Finalmente, dopo molte difficoltà e tante novità, al via il primo cantiere 2014 per il progetto idroelettrico integrato Hi Project Madege.

Domani saranno in Tanzania Marco, Anna ed Eugenio che arriveranno a Dar Es Salaam per poi salire ad Iringa e di lì a Casa Monari per riprendere il lavoro interrotto lo scorso Novembre.

A loro i nostri auguri di buon lavoro !

A tutti coloro che fossero interessati a seguire il progetto ricordo che il diario sarà postato da Eugenio sulla nostra pagina Facebook: Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere ( https://www.facebook.com/SCSFong )

Sostenete il lavoro dei nostri volontari, la vostra partecipazione è carburante per il loro entusiasmo!

s.c.m.

6^ Cena di Solidarietà (e Cooperazione Senza Frontiere o.n.g.)

Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere o.n.g. (S.C.S.F.) 

invita gli amici 

venerdì 23 maggio 2014 

presso

Villa Pallavicini

via Marco Emilio Lepido, 196 – 40132 Bologna

alla “Sesta Cena di Solidarietà” 

alle ore 19,00

 La serata sarà loccasione per aggiornare sulprogetto Idroelettrico integrato sul fiume Lukosi a Madege (Iringa), sul progetto TAC(per lospedale Bugando a Mwanza) e le altre attività.

 

La quota di partecipazione per la cena sarà di 

€ 30,00 a persona per gli adulti e di € 15,00 a bambino 

La serata ha lo scopo di raccogliere fondi per la realizzazione della scuola materna  per l’integrazione dei bambini albini abbandonati con i bambini di Tabora. Il progetto “Under the mango tree” per l’Arcidiocesi di Tabora (Tanzania)in collaborazione con la Congregazione delle Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata di Piacenza. 

 

Ecco il Menu:

  1. lasagne al forno;
  2. arrosto di vitello con patate;
  3. creme caramel;

bevande . acqua e vino;

il menu potrebbe subire variazioni, per esigenze particolari (vegetariani,  celiaci, ecc.)contattateci.

 

Per info ed adesioni: 

  • scsf.ong.eventi@gmail.com
  • Marisa :  cell. 3407407400 – tel fisso 051 6346143 (segreteria)
  • Mario  :  cell. 3483839729 – tel fisso 051 6346143 (segreteria)

 (E’ gradita la conferma entro lunedì 19 maggio 2014)

 

Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere Italy 

Viale Antonio Silvani 3/8 

– 40122 Bologna – 

tel. e fax. +39 051220637 

www.scsf.it / scsf.ong.eventi@gmail.com