Posa della condotta

Un altro importante passo avanti è stato fatto  !!!

I nostri amici in cantiere a Maguta (Mario, Marco, Giuseppe e Annamaria) assieme alla squadra dei saldatori hanno praticamente completato la posa del 90% della condotta forzata.

Ecco le prime immagini scattate qualche giorno fa da Mario Canali:

Foto 1: Progetto Idroelettrico Integrato, cantiere di Maguta (Tz): posa della condotta forzata 07 sett 2011

Foto 2: Progetto Idroelettrico Integrato, cantiere di Maguta (Tz): posa della condotta forzata 07 sett 2011

Foto 3: Progetto Idroelettrico Integrato, cantiere di Maguta (Tz): posa della condotta forzata 07 sett 2011

Foto 4: Progetto Idroelettrico Integrato, cantiere di Maguta (Tz): posa della condotta forzata 07 sett 2011

Un caloroso ringraziamento a tutti colo che hanno reso possibile questo importante progresso nell’avanzamento dei nostri progetti.
Sono i momenti come questi che ci danno l’energia per proseguire e superare le innumerevoli difficoltà che ancora ci dividono dalla meta.

Stefano

1° 011 diario di viaggio del 1° aprile

1 aprile
Giornata interlocutoria dopo gli impegni di ieri ed in vista della partenza di domani per Morogoro.In mattinata visita all’ospedale di Tosamaganga sia per incontrare la direttrice Sister Sabina cheSister Violet che l’anno scorso a novembre si trovava in un dispensario vicino a Madege. Incontricordiali fra foto ricordo e desiderio di rivederci per continuare la collaborazione. Nel pomeriggioincontro con mister Leonard della ditta Johnson per discutere di materiali e attrezzature ( escavatriciecc.) necessari per i lavori di Maguta. La serata è stata rallegrata dalla cena a casa di Bruna e Lucioche ci hanno voluto salutare prima della partenza. I loro racconti ci hanno di nuovo presentato unarealtà sperimentata giorno per giorno sulla loro pelle ben diversa da quella che si percepisce stando
ai bordi della quotidianità. Numerosi ancora appaiono ai nostri occhi di occidentali i pregiudizi checondizionano la vita dei tanzaniani e degli abitanti di Iringa in particolare dato che Bruna e Luciohanno il polso di questa realtà. Per rallegrare gli animi è circolata la voce che Ghedaffi era atterratoa Dar: ovvia la bufala.

Carlo Lesi da Iringa

 

Incontro con la direttrice del St. John of the Cross Hospital di Tosa Maganga, Dr Suor Sabina Mangi

1-011 Iringa

Ieri Gianfranco Carlo e Mario accompagnati da Elia e Basili sono arrivati ad iringa dove si sono sistemati ed hanno già incontrato il segretario del Vescovo per definire i dettagli dell’incontro di oggi.

Purtroppo Carlo sta avendo difficoltà con i collegamenti internet quindi non ho il suo quotidiano aggiornamento, ma sono in contatto telefonico quasi giornaliero.

Oggi il programma è denso di incontri ed impegno dei quali spero di potervi rendere conto domani quando spero di poter ricevere gli aggiornamenti da Carlo o almeno di poter sentire a voce Gianfranco.

Intanto pubblico volentieri un’altra delle foto che Carlo è riuscito a farmi avere per posta elettronica da Dar.

Stefano Manservisi

incontro a Dar

1° 011 viaggio di Solidarietà – Martedì 29 marzo

Gianfranco Carlo e Mario sono arrivati a Morogoro. Il viaggio è reso più faticoso e lento dalla pioggia ma tutto sta andando secondo i programmi.

Dopo l’intensa giornata di ieri, trascorsa tra gli incontri con gli amici di Dar e gli impegno organizzativi e logistici, la giornata di oggi è dedicata alla preparazione degli incontri con il Vescovo di Iringa dei prossimi giorni.

Il viaggio di domani sarà piuttosto faticoso, speriamo senza pioggia anche se le previsioni non sono diverse da oggi.

scm

1° 011 viaggio di Solidarietà – Domenica 27 marzo

Gianfranco, Carlo e Mario sono partiti stamattina per il viaggio di Solidarietà (e Cooperazione Senza Frontiere) che aprirà l’attività del 2011.

Questo breve primo viaggio ha lo scopo di riprendere ed aggiornare i rapporti tra la nostra o.n.g. e la diocesi di Iringa (nostro partner in Tanzania) per il proseguimento delle ultime fasi esecutivi dell’Hydroelectric Integrated Project “Madege”.

Sarà un viaggio breve ma denso di incontri ed impegni sia a Dar Es Salaam che ad Iringa in vista dei prossimi viaggi operativi.

Cercheremo di tenervi aggiornati da queste pagine e dalla nostra pagina Facebook

Proposte Natalizie di Solidarietà (e Cooperazione Senza Frontiere)

Ecco le proposte natalizie per sostenere i progetti di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere o.n.g.

Saremo alla parrocchia di Santa Maria in Strada (via Stradellazzo, 25 Anzola dell’Emilia) nelle giornate di:
SABATO 11 DICEMBRE dalle 15:30 alle 17:30 e
DOMENICA 12 DICEMBRE dalle 11:30 alle 13:00

Chi è interessato lasci una e.mail a: scsf.ong.it@gmail.com (nell’oggetto indicate: SCSF proposta natalizia)

salvadanaio

salvadanaio € 3,00

shopping bag natalizia

shopping bag natalizia € 7,00

i portachiavi masai

i portachiavi masai € 5,00

Lasciate il vostro ordine a scsf.ong.it@gmail.com

Invito per martedì 30 novembre

Grazie alla collaborazione con l’Ausl di Bologna

Martedì 30 novembre 2010 dalle 9,00 alle 18,00

Alcuni soci e amici saranno presenti nell’atrio centrale dell’Ospedale Maggiore di Bologna con un banchetto informativo e di raccolta fondi per la

1^ proposta di “solidarietà” natalizia


10 NOVEMBRE 2010: SISTER VIOLET NEL DIPENSARIO DI MADEGE

 

Superata Madege si gira a destra e salendo con fatica per la strada ripida si arriva su di un collina dove si trova il Dispensario. La giornata è limpida di una luce tenue. Si dominano le vallate circostanti ricche di vegetazione: boschi, campi coltivati percorsi da sentieri e da qualche strada sterrata dal percorso ondulante. Siamo accolti dai bambini del posto con cui gioco a pallone con una palla fatta di stracci. Si divertono ai miei errori. Ridono in modo festoso quando faccio vedere la loro immagine riflessa nella mia macchina fotografica dopo averli ripresi. Dall’edificio dove abitano ci viene incontro Sister Violet una giovane e graziosa suora di 31 aa con studi di medicina sulle spalle che ci apre il dispensario. Appartiene all’ordine delle Suor Teresine. E’ sola a gestirlo anche se nella casa sono in tre sorelle. Siamo venuti come ONG con il Presidente Geom. Manservisi, il figlio Stefano e Mario che ci ha segnalato il dispensario per valutare se la possiamo aiutare. Mario ci ha riferito essere l’unico della zona e che la principale criticità è la mancanza di soldi per acquistare le medicine. Si entra in un’ampia sala con numerose panche con funzione di accoglienza ed ai cui lati si aprono alcune porte. E’ imbarazzata perché il mio sembra più un interrogatorio che una conversazione. Precisiamo il motivo della visita e Sister Violet sembra rasserenarsi. Ci presenta dapprima la stanza dove visita il medico in questo periodo non presente, poi quella dove entrano le persone con dolori ai denti. Nessun intervento chirurgico viene eseguito ma solo distribuita un po’ di aspirina o un analgesico. In un altro ambulatorio si trova un armadio con le poche medicine in suo possesso. Sono presenti anche sacche di soluzione fisiologica per idratare chi sta male. Fra un ambulatorio e l’altro si trova sul muro l’elenco delle “top ten diseases” che più di frequente giungono alla sua attenzione. Spiccano quelle polmonari ( bronchiti, asma, ) oltre alla malaria e alle malattie reumatiche. Proseguendo d’angolo si entra nel laboratorio dove si effettuano alcuni esami base fra cui la glicemia. Spicca il microscopio per la diagnosi delle parassitosi fra cui quelle più frequenti sono le intestinali. Il lato contiguo è dedicato ai bambini con un ambulatorio per loro e quello accanto alle vaccinazioni. Vengono eseguite anche nei villaggi con cadenza quindicinale. Poi si passa alle stanze di osservazione dove i pazienti più gravi vengono trattenuti in osservazione. Due letti in una camera per i bambini le cui pareti sono affrescate dai loro disegni, due nella camera degli uomini e due in quella per le donne. I pazienti più gravi vengono inviati negli ospedali vicini con viaggi massacranti date le strade sterrate e le notevoli distanze. Non sempre ci si può permettere il lusso del viaggio per mancanza di soldi.

Poi si passa in una costruzione a fianco tutta dedicata alle gravide in procinto di partorire. Tutte le camere sono spartane con pochi letti per poi arrivare alla sala parto. Di fianco una camera per le nurses chiamate al bisogno altrimenti Sister Violet fa tutto da sola. Ci presenta la sua strumentazione che si limita a qualche guanto costoso, qualche garza, alcuni punti di sutura e qualche boccetta di anestetico. Sul tavolo di fronte al letto ginecologico un libro aperto di anatomia dell’apparato genitale femminile un po’ ingiallito che Sister Violet consulta al bisogno. Più oltre l’ultima stanza dove riposano le nurses in attesa del parto.

Abituati ad ospedali attrezzati e supertecnologici colpisce la povertà di mezzi con cui Sister Violet offre un primo aiuto a chi la cerca ( si presentano dalle 5 alle 20 persone/die), e la sua abnegazione: è disponibile giorno e notte. Ampio è il ventaglio di terapie che vengono offerte: dalle parassitosi, alle malattie respiratorie, all’AIDS senza dimenticare l’importante assistenza la parto.

Alla domanda di che cosa ha bisogno ha risposto senza pensarci su di soldi ( money) per comperare medicine il cui beneficio va a favore delle popolazioni dei villaggi circostanti ubicati in zone impervie lontani da ogni ospedale cittadino. Perché non aiutarla?

Carlo Lesi (da Maguta -TZ)

Rientrati !

Gianfranco e Mario sono rientrati sabato scorso (24 aprila) da Dar Es Salaam, dopo il soggiorno prolungato a causa dell’eruzione del vulcano islandese.

Il tempo forzatamente speso a Dar è stato comunque proficuo ed è servito per approfondire incontri e rapporti importanti per il proseguimento della nostra attività in Tanzania.

Globalizzazione!

L’eruzione del vulcano Eyjafjallajokull e le conseguenze sui voli in Europa hanno costretto Gianfranco e Mario, che sarebbero dovuti rientrare oggi, ad un prolungamento del loro soggiorno a Dar Es Salaam.

La compagnia aerea ha informato che il rientro è al momento prenotato per venerdì prossimo salvo variazioni.

Dar Es Salaam dall'aereo

Dar Es Salaam dall'aereo