Cari amici e soci di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere, è convocata l’assemblea ordinaria dei soci per l’anno 2025, secondo passaggio del nostro percorso “verso la fondazione”
L’assemblea ordinaria 2025 dei soci di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere
In prima convocazione per il giorno venerdì 19 dicembre 2025 alle ore 07:00presso la nostra sede di Bologna.
In seconda convocazionein data
VENERDì 19 DICEMBRE 2025 ALLE ORE 18:00
Presso l’Antoniano di Bologna in via Iacopo della Lana 4
Affronteremo il seguente ordine del Giorno:
1) aggiornamenti sulle attività 2024-2025
2) presentazione delle attività previste per l’anno 2026
3) proroga della attività del C.D. attuale fino alla prossima Assemblea Straordinaria: ultimo passaggio “verso la fondazione”
4) approvazione del rendiconto esercizio 2024 e pre-consuntivo 2025
Al termine dei lavori dell’assemblea (previsto per le ore 19:30) ci fermeremo per un momento conviviale con l’aperitivo preparato del nostro amico Emmanuel Sanga e per scambiarci gli auguri per le prossime festività natalizie.
Per la partecipazione all’assemblea sarà necessario versare il contributo associativo fissato in €30 per ciascun socio, comprensivo di contributo spese per l’organizzazione dell’incontro.
È necessario comunicare la propria presenza in persona entro giorno 12 dicembre 2025.
DELEGHE
Chi non potesse partecipare di persona potrà delegare anche via posta elettronica ordinaria, un altro socio regolarmente iscritto che dovrà presentare la stampa della delega ricevuta al momento della registrazione in assemblea.
Il delegante potrà saldare la quota di associazione con bonifico bancario specificando nella causale quota associativa 2025 e specificando sempre in causale nome e cognome.
Ricordo che ciascun socio non potrà recare più di due deleghe.
Cari amici di Solidarietà, mi fa molto piacere, in questo ultimo scorcio d’anno, condividere le parole ci ha indirizzato Padre Arnold Malambwa dalla sua parrocchia di St. Joseph the Worker a Nkinga in Tanzania:
Ciao Stefano, vogliamo condividere una notizia di grande gioia e gratitudine. Grazie alle vostre preghiere e al vostro supporto, nessuna vita è stata persa l’9 dicembre in Tanzania, nonostante le difficoltà e le sfide affrontate da tanti.
Questo giorno, che poteva essere segnato da tristezza e dolore, è invece diventato un momento di speranza e unità. Le mani di Dio si sono manifestate attraverso la vostra fede e le vostre parole di incoraggiamento, e questo ci ricorda quanto siano forti i legami della comunità e quanto il potere della preghiera possa essere trasformativo.
In un momento in cui il mondo sembra essere in tempesta, la nostra fede collettiva ha brillato come una luce, proteggendo le vite di molte persone e portando conforto a coloro che si trovano in difficoltà. È un segno che, nonostante le avversità, possiamo trovare la forza di resistere insieme, sostenendoci a vicenda.
Continuiamo a pregare per la pace e la sicurezza di tutti, affinché eventi simili non accadano mai più, e che la nostra comunità possa continuare a prosperare nell’amore e nella solidarietà.
Con gratitudine e speranza, Don Arnold
Ciascuno tragga da questa parole le proprie considerazioni, mi permetto di suggerirle come spunto di meditazione sui temi della pace e dell’amicizia, anche alla luce delle prossime celebrazioni natalizie.
Completata la nuova cucina della scuola materna a Tabora
A Tabora nell’ambito del nostro progetto Under The Mango Tree abbiamo completato la nuova cucina al servizio delle scuola materna e del nido di infanzia gestito dalle Suore di Tabora che fornirà i pasti per i bambini che le frequentano, come era stato richiesto dalle autorità locali.
Abbiamo contribuito coprendo l’intero costo di costruzione durante il biennio 2024-2025 con un impegno che ha sfiorato 12.000 €uro secondo un progetto redatto in Italia, concordato con l’amministrazione locale e con le suore che ha permesso di realizzare una cucina funzionale e che consenta la giusta integrazione tra le necessità di gestione secondo usi e possibilità locali ed una conduzione che soddisfi criteri di igiene compatibili con l’utilizzo per la preparazione di pasti per gli ospiti della scuola.
Il nuovo edificio è suddiviso in tre zone: la zona di preparazione e cottura, la sguattera per il lavaggio delle stoviglie sporche e una dispensa; in modo da mantenere separati i percorsi del cibo preparato da quelli delle stoviglie usate.
Quelle che seguono sono alcune immagini dell’edificio appena completato e della sua realizzazione:
Tabora, UtMT: nuova cucina per la scuolaIngresso della cucina
Completata e operativa la nuova sezione del nido d’infanzia a Tabora
Durante questo anno (ad aprile) è stata ultimata e resa operativa la seconda sezione della scuola dell’infanzia (che quindi conta ora tre aule) per i bambini che poi proseguiranno alle primarie. Il nuovo edificio è composto da due aule realizzate sulla traccia del primo edificio, una delle quali potrà essere successivamente destinata a nido per i più piccoli (a seguito della inaugurazione il locale ufficio per l’istruzione ha chiesto che i pasti per la scuola fossero preparati da una cucina dedicata).
Quelle che seguono sono alcune immagini della scuola materna per l’infanzia già in attività.
(ringrazio Nicoletta Ferrari – coordinatrice del progetto di Tabora – per le foto)
Purtroppo ci sono anche notizie meno belle e preoccupanti
Giungono infatti notizie preoccupanti in merito alla situazione politica generale in Tanzania.
Dopo le proteste seguite alle ultime elezioni generali di ottobre, che hanno visto la vittoria plebiscitaria (98% di consensi) della vice presidente che subentrò al precedente presidente (deceduto dopo la pandemia) fino alla fine del mandato precedente.
La nuova presidente aveva promesso di rendere la Tanzania più democratica salvo poi avere mantenuto invariate la gestione dei meccanismi elettorali precedenti reprimendo le proteste in modo violento. A fronte di una tornata elettorale dove l’opposizione era stata ampiamente delegittimata e di fatto ridotta al silenzio, la repressione è stata oltremodo violenta. Una inchiesta indipendente della CNN ha evidenziato il rinvenimento di fosse comuni e documentato interventi delle orze dell’ordine che hanno portato denunciare diverse centinaia di vittime ed una ondata non precisata di arresti.
Dopo alcune giornate di coprifuoco nelle maggiori città e di silenzio internet, la situazione è apparentemente rientrata ma molti osservatori internazionali e interni riportano una situazione molto tesa con ancora attivi divieti tassativi di manifestare e minacce a chi parla o scrive di sommosse o di repressione.
Dopo gli scontri della fine di ottobre in corrispondenza delle elezioni, lo scorso 9 dicembre (giornata della liberazione, festività nazionale che ha sempre celebrato l’indipendenza della Tanzania) il governo ha proibito tutte le manifestazioni pubbliche e annullato tutte le celebrazioni.
Purtroppo la situazione in Tanzania non entra nella nostra informazione ed è difficile avere notizie attendibili e aggiornate, anche perché a seguito della capillare campagna di dissuasione della polizia locale pochi sono disposti a parlare della situazione politica in Tanzania e tanto meno a farlo via internet.
Al momento comunque non si sono avute più ulteriori notizio di disordini o manifestazioni e la situazione sembra apparentemente rientrata nella normalità. Per quanto ci sarà possibile ed accordato, cercheremo di mantenervi aggiornati sulla evoluzione della situazione politica e di ordine pubblico in Tanzania.
Cari amici e soci di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere, un altro anno è passato e molte in effetti sono le cose che finalmente si sono rimesse in moto.
Progetto Nkinga: nuova sala parrocchiale polivalente assieme a Padre Arnold Malambwa (Tabora, Tz).
Dopo l’incontro all’Antonia di Bologna si è immediatamente concretizzato il nostro sostegno all’impegno di Padre Arnold per dare un luogo di aggregazione formazione ai giovani ed alle famiglie della sua nuova (già da qualche anno in realtà) parrocchia nel villaggio di Nkinga a nord-est di Tabora, nel territorio della Diocesi.
Il villaggio (noi la definiremmo una cittadina) di poche migliaia di anime nel qual sorge la Parrocchia di St. Joseph the Worker (San Giuseppe lavoratore) non ha nessun punto o luogo di aggregazione per i giovani e le famiglie che vivono a Nkinga, pressoché nessuna possibilità di offrire ai bambini e ai ragazzi un luogo di aggregazione che non siano le polverose strade che attraversano il paese, difficile immaginare alternative alla vita nei campi o nei diversi lavori più o meno saltuari che si possono trovare o inventare per sbarcare il lunario. Nemmeno la parrocchia poteva offrire luoghi adatti oltre alla chiesa.
Di qui l’esigenza primaria di realizzare un luogo che potesse fare da punto di riferimento, luogo di incontro ed ospitare progetti di formazione di base dove offrire ai giovani minimi strumenti per migliorare le condizioni sociali ed economiche proprie e delle loro famiglie offrendo una formazione semplice e basata sui principi cristiani di solidarietà e cooperazione …
Criteri che quindi ci coinvolgono immediatamente, sono il nostro dna, oltre che naturalmente il rapporto di sincera amicizia ed al debito di riconoscenza che abbiamo verso Padre Arnold Malambwa per tutto l’aiuto che ci ha dato per la realizzazione del nostro progetto (Under the Mango tree) a Tabora.
Con grande piacere e rinnovato entusiasmo abbiamo quindi deciso di contribuire (per ora economicamente poi speriamo anche direttamente con un nostra futura presenza) al suo progetto per la realizzazione di un nuova sala polivalente a servizio delle attività comunitarie e formative che Padre Arnold ha in progetto di avviare a favore dei più piccoli e dei giovani.
L’edificio, già realizzato al grezzo direttamente dalla buona volontà e dal contributo dei parrocchiani stessi, è stato poi completato anche a seguito del nostro contributo economico (€uro 3.500,00) per l’acquisto locale di finestre ed inferriate e per la produzione (sempre da artigiani locali) delle porte.
Di seguito alcune immagini dei lavori in corso per la realizzazione della sala parrocchiale.
St. Joseph the Worker churchingresso della ParrocchiaSala parrocchiale in costruzioneSala parrocchiale in costruzionela strada principale che porta alla parrocchia nel villaggio di Nkinga
I prossimi passi saranno le realizzazione di pavimenti, intonaci e tinteggiature e dell’impianto elettrico …
Progetto Makongati: centro medico di primo supporto per il villaggio di Makongati con Emmanuel B. Sanga (Iringa, Tz)
Dalla organizzazione del bell’incontro del 30 settembre scorso che ha visto la positiva collaborazione con l’amico Emmanuel Sanga che ci ha preparato l’apprezzatissimo catering, è scaturita una seconda collaborazione per un altro importante progetto molto concreto: la realizzazione di un centro medico per offrire di primo supporto per la popolazione del villaggio di Macinati, nel territorio della diocesi di Iringa, a circa 35 chilometri a sud-ovest di Iringa in Tanzania.
Anche in questo caso SCSF ha deciso di collaborare con un amico che tante volte ci ha aiutato in passato nei collegamenti tra Bologna ed Iringa, mantenendo contatti con gli amici di Iringa durante i lavori per la realizzazione del progetto idroelettrico.
Makpngati è il villaggio natale dell’amico Emmanuel Sanga, da più di vent’anni ormai residente a Bologna assieme alla sua famiglie e dove svolge l’attività di cuoco per la cucina del convento dei frati dell’Antoniano di Bologna.
Emmanuel non ha mai dimenticato le difficoltà delle persone che vivono sulle montagne delle Iringa Higlands e di come piccoli incidenti di percorso o malattie che noi considereremmo banali, in assenza di un minimo presidio medico, posso essere fatali.
Il sogno di poter realizzare per la sua gente, un centro medico che potesse essere di primo aiuto proprio per piccoli incidenti quotidiani, malattie facilmente curabili e soprattutto di supporto alle donne in gravidanza lo ha motivato a impiegare tempo e risorse personali per realizzare il progetto Makongati, per la realizzazione di un centro medico locale.
Il progetto, sostenuto fino ad ora con risorse personalmente raccolte grazie all’impegno di Emanuel che ha saputo coinvolgere amici e sostenitori, è già concretamente iniziato con l’ultimazione dell’edificio, realizzato secondo le direttive delle locali strutture di controllo sanitario, purtroppo in cronica assenza di fondi, attrezzature e personale medico.
SCSF accogliendo la richiesta di aiuto dell’amico Emmanuel ha deciso di collaborare occupandosi della realizzazione di un impianto fotovoltaico per Makongati Medical Center con il doppio scopo di limitare l’impatto economico della necessaria fornitura di energia elettrica e di evitare che i frequenti blackout delle rete elettrica locale possano danneggiare le scorte di medicinali o rendere inutilizzabili le attrezzature mediche che saranno installate negli ambulatori (ecografo, defibrillatore, e.c.g., frigoriferi per medicinali e vaccini e quanto altro sarà necessario e possibile installare, oltre che consentire l’attività medica).
Proprio in questi giorni stiamo concordando i dettagli tecnici del nostro sostegno alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico.
Di seguito alcune immagini dei lavori in corso per la realizzazione del centro medico.
Makongati MC in costruzioneMakongati MCMakongati MC
Martedì 30 settembre scorso abbiamo incontrato P. Arnold Malambwa di passaggio a Bologna durante il suo pellegrinaggio verso Roma per il Giubileo dei missionari.
Padre Arnold Malambwa (a destra) assieme al Vescovo di Tabora, Card. Protase Rugambwa nella cattedrale di Tabora in occasione del 25° di sacerdozio
All’inizio del nostro progetto Under the Mango Tree, per la realizzazione della casa-famiglia per l’accoglienza dei bambini albini abbandonati della Diocesi di Tabora, P. Arnold si prodigò in ogni modo per aiutare le Suore della Provvidenza e SCSF durante le prime fasi del progetto e soprattutto durante la realizzazione della casa dal 2011 al 2016.
Il suo aiuto è stato preziosissimo come “collegamento” tra noi e la Diocesi quando a Cheyo (il quartiere di Tabora dove sorge il progetto) non c’era quasi nulla.
Da qualche anno la Diocesi di Tabora ha affidato a P. Arnold la cura della Parrocchia di St. Joseph the worker nel villaggio di Nkinga a più di cento chilometri da Tabora in una zona molto isolata e povera.
Nella sua nuova parrocchia P. Arnold vorrebbe realizzare un centro di aggregazione per giovani e adulti, ed ha chiesto anche a noi una mano per la realizzazione di una sala polivalente.
In una località dove non c’è alcuna struttura che consenta a giovani, bambini e anche adulti di potersi ritrovare per attività sociali, culturali e ricreative si tratta di una iniziativa fondamentale per dare supporto ed aiuto alle persone che vivono nel villaggio di Nkinga che conta comunque alcune migliaia di persone.
La sala polivalente parrocchiale in costruzione: un esempio di solidarietà e cooperazione senza frontiere
Quello che si prospetta è un progetto nel pieno spirito di solidarietà e cooperazione, senza frontiere: i parrocchiani hanno realizzato i muri, l’associazione fiorentina “Agata Smeralda” (che già collabora al progetto di Tabora da molti anni) ha finanziato la realizzazione del coperto appena ultimato, noi vorremmo contribuire con i prossimi passi.
Padre Arnold a nome di tutti i suoi parrocchiani, chiede a noi un sostegno per il completamento della sala.
Mancano: – gli intonaci interni ed esterni; – le porte e le finestre; – i pavimenti interni; – l’impianto elettrico; – le sistemazioni esterne.
Vorremmo quindi ricambiare l’aiuto ricevuto a suo tempo dando a Padre Arnold un supporto concreto al suo progetto.
Quello della scorsa settimana è stato un bellissimo momento conviviale durante il quale oltre ad ascoltare dalla viva voce di Padre Arnold il racconto del suo progetto abbiamo avuto l’importante occasione di rinsaldare la nostra amicizia e di trovare nuovi stimoli per ridare slancio alla attività di SCSF.
l’incontro del 30 settembre scorso all’Antonino di Bologna, una occasione per ritrovare la voglia di fare del bene e di camminare a piccoli passi ma tutti insieme lungo il percorso difficile della pace e della convivenza
Alcuni amici di Solidarietà presenti all’incontro con al centro Padre Arnold Malambwa
Siamo stati piacevolmente ospitati all’Antoniano di Bologna cui va il nostro ringraziamento assieme a quello per l’ottimo aperitivo preparato dall’amico Emmanuel Sanga.
I nostro cuoco Emmanuel che ci ha deliziato con la sua cucina
Un sentito ringraziamento anche a Carlotta, Laetitia, Manuela e Silvia per l’organizzazione e naturalmente a tutti gli amici che hanno partecipato all’incontro.
Nelle prossime occasioni, assieme agli amici del consiglio direttivo di SCSF e con gli amici che vorranno accordarci aiuto e sostegno, valuteremo come alimentare il progetto “Nkinga” e in quali modi e occasioni per raccogliere risorse destinate al completamento della nuova sala polivalente.
Continuate a sostenere i nostri progetti con Solidarietà e Cooperazione, senza frontiere di alcun genere e “aiutateci ad aiutare” come amava tanto dire (non solo a parole ma con fatti concreti) il nostro caro amico Don Julio Matteuzzi.
SCM
Per contribuire, specificando in questo caso: “Progetto Nkinga” potete utilizzare questi riferimenti:
c.c. postale n° 17657404 intestato a Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere.
Oppure: Banca Fideuram IBAN IT40T0329601601000066331084 intestato a Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere.
Ricordate di specificare il progetto che volete sostenere e anche i vostri riferimenti personali.
Tutto quello che raccogliamo per uno specifico progetto è sempre totalmente destinato direttamente ad esso.
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Se notate errori o imprecisioni siete invitati a segnalarle, faremo il possibile per correggerle. Grazie
Oggi si ricorda San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena, patroni d’Italia e San Petronio, patrono di Bologna. Auguri a tutti gli Italiani e a tutti i Bolognesi e una preghiera ani nostri santi patroni perché sostengano tutte le persone di buona volontà che si adoperano concretamente per la pace in terra.
Ieri ci ha lasciato l’amico Giuliano Ansaloni, ultimo del gruppo degli amici del Prof. Edgardo Monari che decisero di seguirlo lungo la strada di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere.
Il suo impegno con noi è sempre stato sincero, ed entusiasta; sempre concreto. I suoi consigli ed il suo sostegno sono sempre stati per me importanti e preziosi, specialmente da quando mi sono trovato, forse indegnamente, a condurre l’associazione che la caparbia lungimiranza del Prof. Monari aveva ideato per sostenere i suoi amici missionari in Tanzania “e oltre”.
Dopo la scomparsa di Edgardo, Mario, Gianfranco, Don Giovanni, Don Tarcisio, Benito e di tutti gli altri amici che lo hanno preceduto, era per me una luce nelle nebbia di questo periodo difficile, conforto e sprone nei momenti di affaticamento e sostegno per tutto il gruppo rimasto alla guida della nostra associazione, sempre presente nei momenti più difficili.
Non si è sottratto alle mie insistenze per tenerlo ancora come consigliere di Solidarietà, nonostante ci avesse certamente già dato tanto, nonostante i suoi molti impegni sempre nell’ambito del volontariato e della solidarietà e nonostante le difficoltà che ha sempre ritenuto di condividere e di questo gli sono enormemente grato assieme a tutti gli amici di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere.
I suoi insegnamenti e suggerimenti resteranno a segnarci il sentiero per la strada che ancora abbiamo da percorrere … a piccoli passi, come amava dire il Prof. Monari.
Anche questo è un passo, importante e ci consola esserti vicino, uniti nella tua amicizia.
Un abbraccio e un ringraziamento emozionato dal profondo del nostro cuore alla sua Signora ed ai suoi parenti, quanto meno per il tempo che Giuliano ha sempre voluto ritagliare per Solidarietà.
Ciao Giuliano, grazie di cuore !
Stefano e tutti gli amici di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere
Un commosso ricordo al Padre dalla Chiesa, Papà Francesco, che ci ha lasciati; raro riferimento, certo e sicuro in questi tempi burrascosi e pieni di incognite e dubbi.
Un uomo di rara saggezza, un faro, forse l’unico, in grado di rischiarare il buio dell’egoismo, della indifferenza, della guerra, del razzismo .
Sostegno ed esempio di verità e giustizia, sempre a sostegno dei più deboli quando in troppi sembrano nemmeno accorgersi di loro; sempre impegnato nel tentativo di abbattere i muri che egoismo, ignoranza e paura sembrano erigere senza sosta.
Di certo l’unico a parlare di pace in modo credibile e convincente in mezzo alle vuote chiacchiere di chi parla di guerra e di pace in modo superficiale o mosso da vergognosa ipocrita.
A lui come a Papà, tutto il mio affetto e la commozione per la sua perdita, nella certezza che continuerà nel suo ruolo di guida per tutte le persone di buona volontà.
La cosa più difficile ma doverosa sarà continuare a seguire il suo esempio.
Cari amici di SCSF nell’augurarvi un buon proseguimento di questo ancora giovane anno 2025, ho già diversi aggiornamenti che con grande piacere vorremmo condividere con voi, nella speranza che vogliate accordarci il vostro sostegno (anche economico !!!) per la realizzazione.
Diverse ed importanti le novità da Iringa e da Maguta:
Avvicendamento in Diocesi.
Padre Luciano Mpoma ci ha informati dell’avvicendamento alla guida della Arcidiocesi di Iringa a seguito della rinuncia espressa dall’attuale Arcivescovo, S.E. Mons. Tarcisius Ngalalekumtwa e recentemente accolta dal Santo Padre. La Santa Sede ha già comunicato il successore nella persona del Rev. Romanus Elamu Mihali, del clero di Mafinga, già Parroco di Ujewa e fino ad ora Vicario Episcopale nella neonata Diocesi di Mafinga guidata dal nostro amico S.E. Mons. Vincent Cosmas Mwagala, prima Parroco di Usokami. Subito dopo la cerimonia di insediamento il nuovo Arcivescovo assieme al nostro amico P. Luciano Mpoma saranno in Italia e probabilmente anche a Bologna dove speriamo di poterli incontrare e di poter conoscere di persona il nuovo titolare della cattedra diocesana di Iringa che sarà il nostro riferimento per quanto in futuro potremo ancora realizzare assieme ai nostri amici africani.
Primi arrivi del materiale in centrale
Sempre Padre Luciano Mpoma ci informa che le prime consegne delle attrezzature necessarie al completamento della centrale elettrica sono arrivate in cantiere, dove si sta già predisponendo per il completamento dell’impianto. Contemporaneamente P.Luciano è impegnato presso gli uffici del ministero a Dodoma per completare le pratiche relative alla proroga della convenzione per la fornitura di energia elettrica.
Verifica dei materiali in centrale
A seguito di queste consegne siamo in attesa del cronoprogramma da parte degli amici di ZECO Hydropower che avranno l’onere del completamento e della messa in esercizio dell’impianto.
Purtroppo il cambio di amministrazione negli USA ed il successivo azzeramento dell’agenzia governativa americana per la cooperazione allo sviluppo (USaid.gov), le cui risorse coprivano parte dei contributi che la Diocesi di Iringa aveva faticosamente ottenuto con l’importante apporto economico (1/3 dell’importo complessivo necessario) della omologa agenzia della Nazioni Unite per la cooperazione allo sviluppo (UNcdf), solleva ora nuovi dubbi e timori sulla possibilità di dare completa copertura economica al completamento del progetto idroelettrico integrato.
Ora confidiamo che l’agenzia delle Nazioni Unite mantenga almeno gli impegni già concordati ed onori le convenzioni già stipulate.
Come già annunciato prima della pausa natalizia anche a Tabora ci sono stati sviluppi nel progetto UtMT che ci vedono attivi nel supporto tecnico ed economico.
Manutenzioni straordinarie alla Casa Famiglia
Il colonnato ed il loggiato della Casa Famiglia realizzata ormai più di dieci anni fa, necessitano ora di manutenzioni straordinarie e migliorie per le quali ci stiamo attivando sul piano tecnico per realizzare un intervento “sostenibile” per il quale saremo impegnati anche sul piano economico.
Di seguito potete vedere le condizioni in cui versa attualmente il colonnato ligneo dopo dieci anni. Assieme agli amici ed ai tecnici che ne seguirono la progettazione e la realizzazione, stiamo valutando soluzioni tecniche alternative anche in considerazione della qualità dei materiali da costruzione reperibili sul posto e dell’aumento considerevole dei costi del legname da costruzione.
Abbiamo quindi urgentemente bisogno anche del vostro sostegno economico per intervenire in tempi brevi, anche in considerazione del fatto che questi sono gli spazi più frequentati dai bambini ospiti della casa.
Frangisole
Le Suore della Provvidenza che gestiscono la casa, ci hanno anche chiesto la possibilità di prevedere l’inserimento di “schermi solari” al fine di proteggere la loggia della casa dall’eccessivo soleggiamento durante il giorno, per rendere questo spazio, molto apprezzato dai bambini, più consono alle necessità dei bambini albini.
Una cucina per la scuola materna
Dopo la realizzazione della seconda sezione della scuola materna (che ospita anche la prima aula dedicata al nido), le autorità locali hanno richiesto (per mantenere attiva la scuola) la realizzazione di una cucina esterna dedicata esclusivamente alla preparazione dei pasti per la scuola (attualmente tutti i pasti sono preparati nella cucina della casa).
Assieme agli amici ed ai tecnici che ha curato il progetto sin dall’inizio, abbiamo approntato più velocemente possibile un progetto di massima che è già stato approvato, con l’obiettivo di mantenere anche questa nuova realizzazione nel solco della filosofia che ha guidato l’intero progetto: migliorare le tecnologie costruttive locali mantenendole nell’ambito di quanto gestibile sul posto, in considerazione delle ridotte capacità e conoscenze in ambito costruttivo e architettonico, riducendo al massimo il rischio di creare nuove “dipendenze” tecniche e culturali.
Di seguito un estratto degli elaborati del progetto approvato e già in via di realizzazione.
Attualmente Nicoletta Ferrari (volontaria coordinatrice del progetto) assieme ad alcuni volontari sono a Tabora per seguire le importanti fasi preliminari per costruzione del nuovo fabbricato.
Anche in questo caso ci siamo impegnati a dare un sostegno economico almeno proporzionato a quanto necessario per integrare economicamente la differenza con il progetto originario proposto dalla ditta che ha realizzato l’ultimo edificio della scuola materna quello presentato da SCSF ed avvallato dalla Congregazione della Suore della Provvidenza di Piacenza allo scopo di realizzare un fabbricato conforme ai criteri di igiene e sicurezza conforme a quanto noi stessi pretenderemmo per i nostri figli.
Confidiamo nel sostegno e nel contributo di tutti gli amici di SCSF.
Si ringrazia Nicoletta Ferrari per le fotografie messe a disposizione.
Verso la Fondazione
Infine un breve aggiornamento per informarvi che assieme ai nostri consulenti legali stiamo predisponendo i documenti che dovranno essere approvati assieme al bilancio dell’esercizio 2024 nella prossima assemblea ordinaria per essere poi recepiti in sede straordinaria dal Notaio che certificherà il passaggio di SCSF a fondazione SCSF.
Avrete quanto prima notizia delle date della prossima assemblea ordinaria dei soci di SCSF.
Buon Natale a tutti voi, amici di Solidarietà, a tutte le vostre famiglie e ai vostri cari !!!
Un augurio che vuole essere anche una speranza in un mondo migliore per tutti noi ed in particolare per i nostri figli.
Perché, nonostante ciò che appare, il bene, la pace e l’amore tra le persone e tra i popoli esiste e anche se fa poco clamore, va sostenuto e perseguito anche e soprattutto nelle piccole cose e nei piccoli gesti; nella Solidarietà e nella Cooperazione, Senza Frontiere di alcun tipo, a piccoli passi.
A Natale si scambiano doni e regali … condivido quindi con voi il bellissimo regalo che ci ha fatto Nicoletta per ricordare quanto di buono è stato fatto (anche e soprattutto con il vostro aiuto) a Tabora:
Tabora 2024
Continuate a seguirci e a sostenere i nostri progetti …