Una brutta avventura a lieto fine

Non sempre è possibile dare buone notizie ma anche nella cattiva sorte si può scorgere la mano della provvidenza (che ciascuno può declinare secondo la propria sensibilità).

Forse alcuni di voi ne hanno già avuto notizia ma purtroppo lo scorso periodo di cantiere del nostro progetto idroelettrico a Madege in Tanzania, si è dovuto concludere un paio di settimane prima del previsto dopo che la polizia locale ha segnalato alla Diocesi di Iringa che si stava preparando un tentativo di rapina ai nostri danni.

Questi in sintesi i fatti:
Nei giorni immediatamente precedenti l’arrivo in Tanzana del nostro presidente, il quale avrebbe dovuto raggiungere i nostri tecnici sul cantiere per assistere alle fasi conclusive del getto del blocco di tenuta alla base del salto ed alle successive fasi di chiusura del cantiere stesso in vista della pausa per la stagione delle piogge, la polizia locale arresta una persona accusata di avere partecipato ad una rapina pochi giorni prima. Durante l’interrogatorio emerge un legame tra questi ed una persona che ha saltuariamente lavorato nel nostro cantiere. Seguendo queste informazioni, la polizia viene a conoscenza di un ulteriore progetto di rapina ai danni dei nostri volontari.

Fortunatamente la polizia è stata in grado di comunicare queste informazioni alla Diocesi di Iringa che ha immediatamente provveduto a fermare i nostri amici, i quali, dopo essersi recati a Dar per accogliere il presidente ed una altro volontario all’aeroporto, stavano rientrando alla nostra casa di Madege.

Successivamente e per maggiore cautela, il gruppo dei nostri volontari ha deciso di rientrare anticipatamente in Italia lasciando le incombenze del completamento dei lavori e della chiusura del cantiere (che era comunque ormai giunto a compimento del programma di lavori previsto) al personale locale.

Il tutto si è svolto senza esposizione di nessuno al minimo pericolo per l’incolumità personale e per questo ringraziamo di cuore la polizia locale della Regione di Iringa per l’efficenza e tempestività di intervento e il Vescovo di Iringa Mons. Tarcisius Ngalalekumtwa con Padre Peter Wissa per la pronta e generosa disponibilità.

Purtroppo pur nella felicità dello scampato pericolo e nel lieto fine di questa brutta avventura africana non possiamo non tenere conto di questo segnale anche perché dopo anni di serena ed incessante collaborazione con gli abitanti della zona di Madege (dove sorgerà l’impianto sul fiume Lukosi) e con la Diocesi locale per la prima volta siamo stati costretti a sospendere la nostra attività per ragioni di sicurezza.

Abbiamo comunque tempo sufficiente per capire se e come dovremo modificare il nostro comportamento e la nostra organizzazione sul posto, sempre e comunque nella certezza della nostra volontà di mantenere fede agli impegni presi con il Vescovo di Iringa e con gli amici e le famiglie che abitano le bellissime montagne dell’altopiano di Iringa e che sempre ci hanno dimostrato affetto e condivisione di ideali disinteressati.

Un abbraccio !

Un abbraccio ad Anna, nostra amica e Signora di Casa Monari a Maguta, che pur avendo da poco perso una sorella e ha voluto continuare a dare il suo prezioso sostegno al nostro progetto ritornando in Tanzania per dedicandosi alla gestione della nostra casa dal 15 settembre scorso, ed ora è dovuta rientrare anticipatamente assieme a Marco, per accorrere al capezzale della Mamma.

Ad Anna, ai suoi famigliari, a Marco e alla loro figlia il nostro affetto, la nostra vicinanza ed amicizia in questi tristi e difficili momenti.

Un abbraccio forte!

Gianfranco, Giovanni, Giuliano, Arnaldo, Stefano, Carlo, Antonella, Paolo, Lina, Benito, Manuela, Sofia, Mario, Marisa e tutti gli amici di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere

Notizie dalla Tanzania

Il periodo di cantiere per l’avanzamento dei lavori del Progetto Idroelettrico Integrato (HIproject Madege) sta proseguendo e mentre Anna e Marco sono stati costretti ad un rientro anticipato per gravi motivi familiari, Mario e Giuseppe sono in questi giorni a Dar Es Salaam dove li raggiungeranno il nostro presidente Gianfranco Manservisi assieme ad Andrea Gardini per poi trascorrere assieme l’ultimo periodo in cantiere sul fiume Lukosi.

I lavori nel sito della futura centrale elettrica stanno proseguendo e nonostante il difficile periodo (che risente degli effetti della crisi economica in Italia come in Tanzania), la realizzazione dell’enorme blocco di tenuta in calcestruzzo alla base del salto finale della condotta forzata sta proseguendo con l’aiuto di una sessantina di operai locali che sotto la direzione di Mario, Marco e Giuseppe stanno completando i quasi 50 metri cubi di calcestruzzo che dovranno contrastare la spinta dell’acqua prima che questa entri in centrale per far girare la turbina.

Anche Casa Monari a Maguta (o Manguta come sostiene P. Salvador Del Molino) è sempre mantenuta efficiente ed ospitale dalla sapiente e costante conduzione di Anna assieme alle nostre ragazze: Innocentia e Tafrigia che ormai sanno cucinare meglio di molti di noi.

Il viaggio del residente avrà come obiettivo principale quello di verificare lo stato dei lavori e le problematiche tecniche e logistiche che dovranno essere affrontate durante i cantieri del prossimo anno e di verificare lo stato dei rapporti con gli enti amministrativi e governativi locali in vista del passaggio alla fase di avviamento del progetto.

Attualmente abbiamo in programma di completare le opere edili e la posa della condotta nel 2014 per poter completare l’assemblaggio della centrale e la realizzazione di primi chilometri di linea elettrica nel 2015 ed inaugurare l’impianto l’anno successivo.

Vi terremo aggiornati appena avremo altri aggiornamenti.

Anche il progetto “Under the Mango Tree” di Tabora dove stiamo fornendo assistenza tecnica e logistica per la realizzazione della casa di accoglienza per i bambini albini voluto della Arcidiocesi locale e condotto dalla Congregazione delle Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata di Piacenza, sta proseguendo con la direzione dei lavori sul posto dell’Ing. Asghedom Wodeghiorghis secondo il progetto di Gruppozero:aa.

Il primo fabbricato dovrebbe essere coperto entro la fine dell’anno prima delle piogge assieme alla base per i container (che poi saranno utilizzati per realizzare il magazzino) e la nuova torre dell’acqua. Successivamente saranno realizzate finiture ed impianti in modo da poter assemblare l’arredo appena possibile dopo la stagione delle piogge.

Appena sarà possibile reperire i fondi è in programma anche la realizzazione della Piazza Coperta sotto la quale troverà posta il primo nucleo della scuola materna tenuta dalle Suore della Provvidenza.

 

Essere albini in Tanzania

La rete radiofonica australiana SBS che trasmette in lingua italiana per tutte per i territori dell’Australia e del Sudamerica, ha trasmesso una intervista rilasciata da Stefano Manservisi sul progetto di Tabora.

Potete ascoltare l’intervista in streaming web oppure scaricare il Podcast a questo indirizzo:

SBS Global Mail:

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Un saluto dalla Tanzania

Ormai siamo sulla via del ritorno, ma prima di rientrare ci tenevamo a mandavi un saluto dalla Tanzania.

Durante questo breve ma intenso viaggio abbiamo veramente galoppato e anche se abbiamo avuto come sempre, qualche correzione al programma, abbiamo veramente fatto un sacco di cose e messo in fila molte informazioni, soprattutto per il nostro progetto principale a Madege per il quale sarà poi necessario fare un’altra serie di incontri tecnici tra Bologna e Reggio.

Il lavoro che resta da fare è molto ma la strada è ormai tracciata, adesso occorre trovare il modo di recuperare un po’ sui tempi, comunque, come sempre, faremo del nostro meglio, faremo il possibile.

Anche il cantiere di Tabora è partito alla grande anche con l’aiuto dell’ing. Asghedom e anche le suore e l’arcivescovo di Tabora (che è venuto personalmente in visita al cantiere) sono soddisfatti. La prossima settimana cominceranno a costruire i muri, l’obiettivo è di concludere i lavori entro ottobre o comunque prima dell’inizio della prossima stagione delle piogge. Anche per questo progetto sono già in programma un paio di incontri tra Bologna e Piacenza.

A presto

Gianfranco, Stefano, Mario

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Under the Mango Tree

Lavori in corso a Tabora per la costruzione della casa di accoglienza per i bambini albini.
65 operai tra i quali una ventina di donne … Un buon inizio.

Tra poco rientreremo in Italia e vi aggiorneremo più compiutamente si ciò che abbiamo visto.

A presto!

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Under the Mango Tree

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Lavori in corso a Tabora per la costruzione della casa di accoglienza per i bambini albini.
65 operai tra i quali una ventina di donne … Un buon inizio.

Tra poco rientreremo in Italia e vi aggiorneremo più compiutamente si ciò che abbiamo visto.

A presto!

Iringa Highlands

Iringa Highlands

Una foto delle “nostre” montagne … abbiate pazienza se nella pubblicazione di questi aggiornamenti trovate qualche errore, ma l’accesso ad internet da qui è piuttosto difficoltoso e discontinuo … gli aggiornamenti da Tabora seguiranno appena possibile!

La centrale

La centrale

Sono cominciati gli scavi per la realizzazione del fabbricato della Centrale Elettrica di Lukosi

Il blocco tel “T” completato

Il getto tel blocco di tenuta prima del “salto” finale della condotta sopra la centrale è completato