Luce ed energia sull’altopiano

Il Resto del Carlino 27 dicembre 2015

Nelle pagine dedicate alla cronaca di Bologna l’amico Luca Orsi ha dedicato uno spazio alla nostra associazione all’interno della rubrica “il personaggio”:

Luce ed energia sull’altopiano

In questo caso “il personaggio” funge da voce narrante delle attività svolta dalla nostra associazione, con l’intento di dare visibilità a ciò che con fatica e determinazione stiamo facendo con l’aiuto e l’entusiasmo di tutti gli amici che ci aiutano.

Un grazie caloroso ed un dovuto riconoscimento a tutti questi amici, quelli ci aiutano in Italia e quelli che ci aiutano in Tanzania e quelli che ci sostengono ovunque si trovino.

s.c.m.

Natale di Solidarietà 2015

Bologna, 8 dicembre 2015

Cari amici,

è passato un altro anno ed è stato molto impegnativo, abbiamo affrontato molti cambiamenti ma abbiamo anche ottenuto buoni risultati e messo in cantiere nuove attività.

Due sono attualmente gli obiettivi principali della nostra associazione:

Il completamento della prima fase del progetto idroelettrico integrato entro il prossimo anno e il sostegno alla casa di accoglienza dei bambini albini.

Il progetto integrato “pane, acqua, salute, istruzione, lavoro” (Hi project) è ormai entrato nella fase conclusiva durante la quale abbiamo iniziato il trasferimento di “competenze” verso la Diocesi di Iringa che sarà il beneficiario finale dell’opera e che dovrà gestirla direttamente.

Da marzo infatti, con il primo viaggio organizzativo, è la Diocesi di Iringa attraverso la sua organizzazione tecnica (“Lung’ali” che in lingua kihehe significa “lanterna”) ad essere sempre più coinvolta sul piano operativo e anche economico; è un passaggio difficile ma necessario per arrivare ad una reale autonomia gestionale del progetto.

Mentre scrivo queste righe i nostri volontari sul posto (Marco, Anna, Giuseppe, Luciano e Stefano) stanno seguendo le opere di fondazione del fabbricato della centrale elettrica che speriamo possa essere completato per la prossima Pasqua in modo da permettere subito dopo l’installazione della turbina e dell’alternatore; rientreranno prima di Natale.

Un ringraziamento speciale va anche ad Andrea Gardini che assieme a Massimo, Marcello ed Elisa stanno seguendo lo sviluppo esecutivo del cantiere, sempre in contatto con gli amici di Brulli Energia di Reggio emilia.

Il progetto “Under the Mango Tree” per l’accoglienza dei bambini albini e abbandonati, prosegue sotto la responsabilità della congregazione delle Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata che guidate da Madre Carla Rebolini (madre generale) stanno mettendo tutte le risorse disponibili per realizzare (dopo il completamento della casa), anche la scuola materna e fare un decisivo passo avanti in questo importante progetto di reintegrazione dei bambini albini emarginati assieme ai loro coetanei che verranno così educati alla accettazione della diversità come risorsa. E’ un progetto ambizioso e complesso, forse il più avanzato e completo, la dove la maggior parte degli interventi a favore degli albini si ferma alla pur necessaria distribuzione di farmaci e prodotti specifici e raramente incide sugli aspetti più prettamente educativi e sociali.

Il progetto prosegue grazie anche al contributo della associazione fiorentina “Agata Smeralda” che sta assicurando alle suore, tramite il meccanismo delle adozioni a distanza, il sostegno per gli attuali 16 bambini ospitati dalla struttura.

Noi come SCSFong stiamo contribuendo con il supporto tecnico e logistico alla costruzione del fabbricato che ospiterà le prime due aule della scuola materna (come già facemmo dal 2011 al 2014 per la casa di accoglienza).

Sempre nell’ambito di questo progetto, con l’aiuto del dottor Carlo Lesi (il nostro attuale vice presidente), stiamo cercando di organizzare un servizio di assistenza medica sul posto che con presenze periodiche ma costanti, possa assicurare adeguata assistenza e controllo medico sanitario ai bambini ospiti delle Suore a Tabora.

Anche in Italia le cose evolvono: con l’aiuto di Eugenio e di altri amici che si sono uniti a noi recentemente (portando preziose energie ed idee nuove) stiamo riorganizzando la nostra comunicazione per renderla più diretta, aggiornata e soprattutto funzionale a far conoscere il nostro operato presso coloro che possono accordarci quell’indispensabile sostegno anche economico che ci permette di proseguire nei nostri impegni.

Non ultimo e fondamentale per mantenere vivo l’interesse della comunità che ci segue in Italia, l’aiuto ed il contributo di Marisa, Mario, Manuela e degli amici ed amiche che si sobbarcano il gravoso impegno organizzativo per le nostre ormai classiche occasioni di incontro: la “cena di solidarietà” ed il “brindisi di solidarietà” cui l’anno prossimo si aggiungerà lo spettacolo teatrale messo in scena dagli amici della compagnia Aquiloni Wireless.

Ancora. Chi era presente all’ultimo “brindisi di Solidarietà” ha potuto vedere le bozze del nostro nuovo logo che a breve selezioneremo per permetterci di rappresentarci sinteticamente ed efficacemente nelle nostre comunicazioni. Nei prossimi mesi cercheremo di organizzare una newsletter che possa costantemente tenevi aggiornati sulle nostre attività sia in Italia che in Tanzania e manterremo più aggiornate le nostre comunicazioni sui canali internet che da tempo abbiamo avviato ma che purtroppo per mancanza di tempo e risorse ancora fatichiamo a mantenere.

Vorrei qui ringraziare anche gli amici consiglieri che mi supportano nella gestione delle nostre molte attività ed incombenze amministrative (e non sono poche): Carlo, Giuliano, Paolo, Andrea, Davide, Mario, Corrado e Don Tarcisio.

Infine approfitto ancora un attimo della vostra pazienza per avermi letto fino a qui:

non possiamo restare indifferenti a quello che accade attorno a noi in questo momento, SCSFong è “volta ad opere di promozione umana” ma la promozione umana ha bisogno della Pace, non può prescindere da essa, non può esistere promozione umana nell’odio e nei conflitti, sono convinto che in questo momento, dove si torna a parlare di guerra e di odio, sia necessaria una concreta risposta di Pace, occorre pensare la pace ! Non significa restare inermi di fronte alle minacce, ma significa resistere all’odio con concrete azioni di pace.

Credo che in questo momento quello che stiamo facendo sia in effetti una concreta azione di pace ed è per questo che dobbiamo fare uno sforzo in più per proseguire negli impegni che ci siamo assunti.

Non da ultimo in questa occasione vi chiedo un ricordo e per che crede una preghiera, per coloro dei quali sono stato chiamato a seguire  la traccia e l’esempio: Edgardo Monari fondatore, lungimirante e visionario che caparbiamente ha tracciato la via di “Solidarietà” e Gianfranco, mio padre del quale ora comprendo le fatiche cercando di proseguire il suo cammino di bontà ed entusiasmo.

Ricordo anche con affetto e gratitudine l’amico Andrea Gnesini che ci ha lasciati sconcertati scomparendo in un incidente pochi giorni dopo essere rientrato da un periodo di lavoro presso il nostro cantiere di Maguta, ho la consolazione di averlo sentito entusiasta dell’esperienza fatta in Africa.

So di non avere nominato tutti gli amici che mi (ci) stanno aiutando in tutte queste impegnative attività e chiedo loro di perdonare le mie dimenticanze ma vi assicuro di avere tutti ben presenti e faccio a tutti voi amici che condividete l’operato di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere i miei più sinceri e calorosi Auguri di Buon Natale ! Un natale dove il seme della Pace possa germogliare e crescere, nonostante tutto !

Grazie della pazienza che avete avuto leggendomi fino in fondo, spero di incontrarvi presto nelle prossime occasioni di incontro, continuate a seguirci, a sostenerci e se potete contribuite generosamente ai nostri progetti.

Stefano Manservisi

Solidarietà e Cooperazione Senza frontiere o.n.g.

(codice fiscale: 03249840376)

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www.facebook.com/SCSFong/

info@scsf.it

scsf.ong.it@gmail.com

Tel. +39 051 220637

RICORDATEVI E RICORDATELO AI VOSTRI AMICI DI ACCORDARCI IL VOSTRO 5X1000, NON COSTA NULLA E PIU’ NUMEROSI SI CONTRIBUISCE PIU’ GRANDE E’ IL SOSTEGNO !!!

PER DONAZIONI

c.c. postale n° 17657404

IBAN: IT40T0329601601000066331084 (banca Fideuram)

Grazie per avere condiviso

Ringrazio di cuore tutti gli amici che sabato scorso (23 maggio 2015) hanno condiviso l’entusiasmo per i nostri progetti in occasione della assemblea ordinaria e dell’incontro che hanno preceduto la VII cena di Solidarietà a Villa Pallavicini a Bologna.

Grazie davvero per essere stati presenti, numerosi ed appassionati, curiosi ed interessati.

Per noi è come fare il pieno di energia nuova, perché in effetti a volte la fatica ci sovrasta e trovare il sostegno caloroso di tanti amici aiuta a ritrovare le forze.

Stiamo affrontando, con il nostro progetto più importante, il progetto idroelettrico integrato “Hi project Madege”, un delicato momento di passaggio che però segna l’avvicinarsi del suo completamento.

Stiamo consegnando ai nostri amici africani la conduzione del progetto. È un processo che avverrà gradualmente ma servirà per dare loro piena autonomia sulle scelte che riguarderanno il loro futuro sviluppo locale. Sviluppo che vorremmo privo da “dipendenze” esterne e completamente autonomo.

L’accesso all’energia è motore per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile nella misura in cui resta beneficio condiviso e libero da dipendenze tecniche, economiche o culturali. Questo in fin dei conti è lo spirito di totale visionaria gratuità con il quale è stato fortemente voluto, è lo spirito che noi condividiamo. 

Ci è stato chiesto aiuto per poter vivere dignitosamente in pace, noi abbiamo risposto cercando di fornire uno strumento di sviluppo autonomo, una opportunità da cogliere, non una ulteriore occasione di colonialismo culturale. Non vogliamo rendere (come qualcuno ci ha accusato di fare) “lampadina dipendenti” questi nostri amici ma vorremmo dare loro uno strumento per migliorare la loro condizione di vita senza continuare a dover chiedere aiuto.

In questa prospettiva il nostro ruolo in questo ambizioso progetto dovrà diventare sempre più marginale a vantaggio di una completa presa in carico da parte delle persone che potranno via via avvantaggiarsene, fino al momento in cui noi saremo totalmente superflui.

Altri poi sono i progetti che ci vedranno impegnati per i prossimi anni: dal sostegno per la realizzazione della scuola materna per i bambini albini abbandonati di Tabora, alla organizzazione di un supporto medico pediatrico, oculistico e dermatologico sempre per i bambini albini di Tabora per i quali tale importante sostegno non è reperibile sul posto.

Da ultimo ma non meno importante per proseguire la nostra attività, dobbiamo prenderci cura della nostra associazione, riprendendo la capacità di attirare risorse e disponibilità per altri progetti futuri e per fare questo stimo cercando di comporre un gruppo di lavoro che ci aiuti nella comunicazione della nostra esperienza e nella ricerca di nuove risorse.

Quindi ancora GRAZIE a tutti voi che avete partecipato all’incontro di sabato scorso o che ci seguite nelle nostre attività.

In particolare grazie a Marisa e Mario e Manuela per l’organizzazione dell’incontro e della cena, a Paolo per la preziosa collaborazione nella gestione delle incombenze amministrative che dobbiamo assolvere, a Eugenio per il continuo aiuto e sostegno nella comunicazione delle nostre attività per il rinnovamento della nostra organizzazione, a tutti gli amici che hanno partecipato al breve ma intenso e faticoso viaggio in Tanzania dall’8 al 15 maggio scorso: Marco, Andrea, Luciano, Corrado e Giulio, agli amici che ci hanno seguito da casa e ai nostri amici in Tanzania a Dar, a Iringa a Madege e a Maguta, grazie agli amici consiglieri Carlo, Giuliano, Mario, Tarcisio, Davide per il sostegno alle tante attività e necessità della nostra vita associativa. Grazie a tutti.

Adesso rimbocchiamoci le maniche ed affrontiamo i prossimi decisivi 18 mesi per arrivare all’accensione della prima luce.

Continuate a seguirci numerosi e ad accordarci il vostro sostegno e supporto.

Stefano Manservisi

SCSFong rendiconto 2014

In occasione della assemblea ordinaria dei soci tenutasi sabato 23 maggio scorso, è stato approvato all’unanimità  il rendiconto relativo all’anno 2014 che di seguito pubblichiamo:

  

A TE, NON COSTA NULLA, A LUI CAMBIA LA VITA.

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Lui è Elia,

uno dei tanti bambini dell’Africa rurale del Tanzania.

Lui e la sua famiglia vivono in  miseria estrema,  in una capanna di terra senza accesso ad alcun servizio.

Elia è dovuto diventare grande in fretta, fin da piccolo ha toccato con mano la sete, la fame e la malattia, realizzando che si è fortunati quando si guarisce.

Elia, ogni giorno, si alza prima dell’alba, corre al fiume a prendere l’acqua da portare a casa e riparte per percorrere i km necessari per arrivare a scuola. Nel pomeriggio dovrà tornare per aiutare la mamma e il papà che lavorano nei campi e assistere il fratellino più piccolo.

Elia non ha nulla, ma ci sono due cose che nessuno gli potrà togliere: il sorriso di chi apprezza ogni istante il dono della vita e gli occhi di chi crede che un futuro migliore sia possibile.

Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere ONG da 23 anni sta lavorando al progetto Idroelettrico Energetico Integrato “Pane, Acqua, Salute, Istruzione, Lavoro”  (http://scsfong.org/energia/)

Un progetto che porterà l’energia elettrica a 19 villaggi e che cambierà la vita di Elia e di altre 36000 persone.

Più dell’85% è stato fatto: adesso ti chiediamo  una mano per riuscire a finire,  per arrivare insieme al traguardo gigantesco della prima lampadina accesa entro fine 2016.

Adotta anche tu un pezzo d’Africa.                                                                                                     Diventa un angelo per migliaia di persone.

Come sostenere concretamente il progetto:

  • 5×1000 ( non ti costa nulla )

Indicando il Codice Fiscale 03249840376 nella tua dichiarazione dei redditi.

  • Donazioni Online – PayPal e Carte elettroniche:

https://www.paypal.com/cgi-bin/webscr?cmd=_s-xclick&hosted_button_id=9KJ29GHKNU4WY

  • Aziende, gruppi o associazioni interessate a donare materiale o a diventare partner/sostenitori contattateci:

scsf.info@gmail.com

“Non importa quanto si dà, ma quanto amore si mette nel dare.”

Madre Teresa di Calcutta

Grazie

La nostra pagina nel 2014

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.

Ecco un estratto:

Una metropolitana a New York trasporta 1 200 persone. Questo blog è stato visto circa 6.500 volte nel 2014. Se fosse una metropolitana di New York, ci vorrebbero circa 5 viaggi per trasportare altrettante persone.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

2015 Un anno impegnativo

Siamo ancora all’inizio ma la partenza è già impegnativa!

Cari amici ecco i programmi per questo nuovo anno

Progetto Idroelettrico Integrato HI Project Madege:
– completamento della condotta e realizzazione del fabbricato della centrale per poi passare l’anno prossimo alla installazione delle attrezzature ed al collaudo;
– avvio del processo di trasferimento delle competenze alla Diocesi di Iringa quale beneficiario del nostro impegno e del progetto idroelettrico allo scopo di permettere loro una gestione autonoma dell’impianto in futuro secondo lo spirito originario del nostro progetto;
– preso atto che le risorse della nostra associazione si stanno esaurendo (come peraltro previsto dal momento che siamo in vista del completamento del progetto entro il 2016) stiamo collaborando con la Diocesi di Iringa per metterla in grado di reperire le risorse necessarie in Tanzania.

diga progetto

Modello tridimensionale – vista ada valle

Progetto Under the Mango Tree (sostegno ai bambini albini a Tabora):
– la casa è ormai avviata e presto gli ospiti saranno 16 ora si trattasi sostenere le Suore della Provvidenza nel mantenimento della casa e dei bambini, cercheremo di stringere rapporti con altre associazioni di volontariato che abbiano come scopo il sostegno a distanza dell’infanzia abbandonata e cercheremo anche in modo diretto ed autonomo altre risorse per questo scopo;
– sostegno alla realizzazione della nuova scuola materna che permetterà di garantire una educazione prescolare adeguata e completa dei bambini albini e di facilitare il loro reinserimento partendo proprio dalla scuola assieme ai loro coetanei che impareranno ad accettare le diversità come una risorsa e non come un limite;
– sostegno medico-sanitario sul posto per i bambini albini per i quali non è possibile trovare a Tabora una adeguata, specifica e continuativa assistenza medica.

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nuovi progetti:
– selezione di volontari per il supporto alla comunicazione ed alla ricerca fondi per la nostra associazione, occorre ora trovare nuove risorse sia umane che economiche per i nostri progetti;
– la conclusione del nostro progetto principale si sta avvicinando e nonostante la soddisfazione per il lavoro svolto sia grande, lo è altrettanto la preoccupazione per riuscire a centrare quell’obbiettivo che ora sembra finalmente vicino consapevoli che dopo tanta fatica l’ultimo tratto in salita non deve abbatterci prima del traguardo anche perché è proprio dalla conclusione di questo progetto che sarà possibile trarre l’ENERGIA (nel senso più ampio e completo del termine) per cominciarne altri, per i quali ci viene chiesto aiuto sempre con l’obiettivo di permettere lo sviluppo e la promozione umana dei nostri amici e fratelli in Africa: con l’energia si possono muovere pompe e con le pompe l’acqua potrà finalmente essere portata ai villaggi ed alle case, con l’acqua si potrà migliorare l’agricoltura e quindi anche il commercio ed il tenore di vita, con l’energia sarà più facile produrre e distribuire beni di prima necessità e medicinali, sarà più facile liberare tempo e risorse per le famiglie e per l’istruzione dei figli, con l’energia saranno possibili nuove opportunità di lavoro.

PANE, ACQUA, SALUTE, ISTRUZIONE, LAVORO, questi saranno i nostri nuovi progetti, per i quali c’è bisogno dell’aiuto di tutti !!!

Stefano Manservisi

Ci hanno chiesto aiuto !

Ci hanno chiesto aiuto !

Buon Natale !

Sono solo due parole,

ma come per tutte le parole, dipende da ciascuno di noi riempirle o meno di significato e di valore, sia per chi le regala che per chi le riceve in dono.

Quindi, a ciascuno di voi che leggete queste parole, singolarmente: Buon Natale !!!

Buono, dal profondo del cuore, perché così possa essere: buono, giusto, sereno, felice per ciascuno di voi e per chi vi è vicino;

Natale, perché possa essere una rinascita, un rinnovamento, un nuovo inizio non perdendo ciò che di buono abbiamo fatto ma per ripartire con nuove energie, nuove volontà, nuovi entusiasmi, dove le cose sono difficili e dure o da correggere, perché le difficoltà possano essere affrontate con uno spirito nuovo.

Poi per chi crede il Natale ha un valore ancora più importante e io cerco di viverlo come il giorno che mi ricorda più degli altri il fatto che Gesù è nato in mezzo agli uomini per salvarci per sostenerci, nel bene e nel male e tutto sommato nessuno (se non suo Padre) glielo aveva chiesto, lo ha fatto solo per Amore.

Perciò, ancora, Buon Natale a ciascuno di voi !!!

Stefano

Lettera agli amici di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere o.n.g.

Bologna, 20 novembre 2014

Cari amici,

Le emozioni che attraversano la mia mente e il mio cuore nel momento in cui devo scrivere queste righe in prima persona per la prima volta sono molte, contraddittorie e difficili da esprimere.

Ci proverò.

Dopo avere letto per tante volte le “lettere agli amici di Solidarietà” scritte prima da Edgardo e poi da Gianfranco mi sembra incredibile essere ora io nella loro posizione.

Ne sono onorato, e cercherò di essere all’altezza dell’impegno che mi avete chiamato a sostenere.

Non è cosa di poco conto.

L’impegno è grande e grandi le aspettative, cercherò, con il vostro aiuto, di proseguire il cammino di Solidarietà continuando lungo la strada tracciata da Edgardo Monari e proseguita da Gianfranco, confidando nella volontà e nella disponibilità di tanti amici, consapevole che abbiamo preso impegni importanti con persone che hanno chiesto il nostro aiuto.

Gianfranco non smetteva di ricordarmi che la provvidenza provvede per il trenta per cento, al resto dobbiamo provvedere noi.

Edgardo Monari ha lascito tutte le sue risorse per i progetti di Solidarietà e Gianfranco le ha utilizzate per imprimere una grande accelerazione alle nostre attività.

Dal 2007 al 2014 abbiamo completato il progetto Salute mettendo in esercizio il servizio di Tomografia Assiale Computerizzata presso il Bugando Medical Centre di Mwanza intitolato al Professor Edgardo Monari; abbiamo contribuito alla realizzazione della Casa di Accoglienza per i Bambini Albini voluta dall’arcivescovo di Tabora e realizzata con risorse della Congregazione delle Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata di Piacenza che accoglie una decina di bambini albini abbandonati di età compresa tra i 4 e i 7 anni e altri ne arriveranno; abbiamo cercato di aiutare, nei limiti delle nostre possibilità le tante persone in difficoltà che vivono dove stiamo operando; il nostro progetto più impegnativo, il Progetto Idroelettrico Integrato “pane, acqua, salute, istruzione, lavoro” ha visto in questo periodo il completamento dello sbarramento, di quasi tutta la condotta, e della progettazione esecutiva.

Attualmente stiamo completando la parte a valle della condotta forzata, abbiamo cominciato la posa delle prime linee e nei prossimi viaggi cominceremo la realizzazione della centrale.

L’obiettivo è di completare la prima fase dell’impianto entro la fine del 2016.

In questi sette anni il mondo (quindi anche l’Italia e la Tanzania) è radicalmente cambiato, le nostre risorse sono state impiegate e quindi si sono molto ridotte, mentre i costi sono molto aumentati (un dato per tutti: un metro cubo di calcestruzzo in Tanzania costa appena il 20% in meno di ciò che costa in Italia e mentre un operaio guadagna 1/10 rispetto all’Italia, il gasolio costa circa 1 € al litro e un sacco di cemento costa 2 € di più in Tanzania).

I trasporti sono diventati molto più costosi in tutte le varie fasi mentre le difficoltà logistiche non sono diminuite.

In compenso una decina di nuovi amici si è unita a noi e collabora attivamente ai nostri progetti.

Non abbiamo più tutte le risorse necessarie per completare il progetto, le dovremo cercare e probabilmente le troveremo in Tanzania.

Il prossimo anno sarà cruciale per il Progetto Idroelettrico Integrato (che ha preso il nome di HiProject Madege) e considerando che il 90% delle nostre risorse è su questo, sarà un anno cruciale anche per la nostra associazione.

Abbiamo però un grande punto di forza: l’80% del progetto è già stato finanziato e realizzato, e costituisce testimonianza e garanzia della concretezza e della serietà con cui è stato sin qui condotto.

Concretezza e serietà che quest’anno (lo scorso 7 ottobre) sono state ufficialmente riconosciute con l’assegnazione (assieme ad altri quattro progetti in Tanzania) del premio per il concorso : “Power Africa Off Grid Challange” bandito da USAid e sponsorizzato da General Electric.

Il premio (riconosciuto alla Diocesi di Iringa quale titolare del progetto in Tanzania) oltre al riconoscimento del progetto come uno dei più importanti per dare accesso all’energia alle popolazioni rurali della Tanzana, consiste nella copertura dei costi per gli allacciamenti finali delle famiglie, delle piccole attività artigianali ed agricole locali e delle attività pubbliche, alla rete di distribuzione dell’energia.

Il premio ha riconosciuto oltre che i valori intrinsechi del progetto anche quelli di sostenibilità ambientale e sociale.

Il primo obiettivo del prossimo anno sarà proprio quello di cercare le coperture economiche necessarie per il completamento del progetto, sarà l’occasione per cominciare a “passare la mano” e chiamare la Diocesi di Iringa ad un sempre maggiore coinvolgimento sul progetto fino al completo passaggio di consegne non solo di un impianto in grado di promuovere la condizione umana delle persone che potranno accedere all’uso dell’energia, ma anche di un impianto capace di generare le risorse economiche necessarie per garantirne il futuro sostentamento economico in modo autonomo.

Questa era la visione di Edgardo Monari: dare accesso all’energia a tutti gli abitanti di quelle montagne, in modo consapevole, sostenibile e indipendente.

Indipendente anche dal nostro aiuto!

Solo allora potremo essere certi che quelle persone potranno camminare da sole lungo la loro strada, senza dover dipendere da altri, diventando finalmente artefici del loro sviluppo.

Credo che questo sia stato lo spirito di totale gratuità perseguito da Monari.

Ci aspettano quindi mesi difficili ed impegnativi che dovremo affrontare con ridotte risorse economiche in un tempo che non è più indefinito.

L’Africa (e la Tanzania) si sta evolvendo a ritmi sempre più veloci; noi dobbiamo fare ogni sforzo per non perdere il passo.

Alla fine di queste righe, nel ricordare l’esempio grande di Edgardo e di Gianfranco che mi saranno da faro per mantenere la rotta, voglio ringraziare tutti gli amici, italiani e africani, che mi sono stati vicino nei giorni difficili della perdita di mio babbo e che spero continueranno a condividere lo spirito di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere per gli impegni grandi e piccoli che ci aspettano.

L’impegno cui sono stato chiamato è grande ed in parte inevitabilmente ricade anche anche sulle persone che mi sono più vicine e care: Manuela e Sofia che condividono questo impegno.

Ciascuno può esprimere concretamente la propria Solidarietà e Cooperazione in tanti modi diversi e con piccoli gesti che costano poco:

  • partecipare e collaborare alle nostre iniziative e ai nostri progetti;
  • sostenere l’impegno dei volontari in viaggio seguendoli attraverso i nostri canali di comunicazione;
  • condividere e far conoscere ad altri amici la nostra attività;
  • sottoscrivere a favore di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere o.n.g. il contributo del 5 x 1000;
  • accordarci un supporto economico secondo possibilità e coscienza;
  • ricordandoci nelle vostre preghiere quotidiane;

Sono ancora tante le cose che vorrei dirvi, ma non voglio abusare oltre della disponibilità di chi mi ha letto sin qui, spero che ci saranno altre occasioni dove incontravi numerosi e presto.

Sentitevi liberi di contattarmi personalmente per qualsiasi informazione relativa alle nostre attività;

anticipo a tutti voi ed alle vostre famiglie i miei auguri perché possiate trascorrere e festeggiare in serenità la celebrazione del prossimo Natale di Gesù.

Stefano Manservisi

Per contribuire:

– c.c. postale n° 17657404

– IBAN: IT40T0329601601000066331084 (Banca Fideuram)

Beneficiario: Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere o.n.g.

Per contribuire con il 5×1000 indicare il codice fiscale di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere: 03249840376

POWER AFRICA OFF GRID CHALLANGE: i vincitori

Il nostro Progetto Idroelettrico Integrato “HI Project Madege” è stato selezionato (unico idroelettrico) tra i vincitori della iniziativa POWER AFRICA OFF GRID CHALLANGE !

La premiazione avverrà domani 8 ottobre 2014 a Dar Es Salaam.

È un grande risultato per il nostro progetto (che in Tanzania è in capo alla LNRC Ltd, che noi conosciamo come Lung’ali e che di fatto è la Diocesi di Iringa) e un importante riconoscimento per l’impegno di tutti gli amici che vi hanno partecipato con entusiasmo e sacrificio.
A tutti un caloroso ringraziamento, che sia anche da incentivo per portare questo progetto a compimento nei tempi previsti.
Merito anche della “visionaria” lungimiranza di chi lo ha fortemente voluto e sostenuto: il fondatore di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere, professor Edgardo Monari ed il suo successore Gianfranco Manservisi e il fondatore di BRULLI ENERGIA Angelo Brulli che hanno condiviso e tramandato a noi lo spirito di questa iniziativa

http://www.usadf.gov/offgrid/PowerAfricaChallenge-Round2.htm

Stefano Manservisi