Prima le buone notizie:
Completata la nuova cucina della scuola materna a Tabora
A Tabora nell’ambito del nostro progetto Under The Mango Tree abbiamo completato la nuova cucina al servizio delle scuola materna e del nido di infanzia gestito dalle Suore di Tabora che fornirà i pasti per i bambini che le frequentano, come era stato richiesto dalle autorità locali.
Abbiamo contribuito coprendo l’intero costo di costruzione durante il biennio 2024-2025 con un impegno che ha sfiorato 12.000 €uro secondo un progetto redatto in Italia, concordato con l’amministrazione locale e con le suore che ha permesso di realizzare una cucina funzionale e che consenta la giusta integrazione tra le necessità di gestione secondo usi e possibilità locali ed una conduzione che soddisfi criteri di igiene compatibili con l’utilizzo per la preparazione di pasti per gli ospiti della scuola.
Il nuovo edificio è suddiviso in tre zone: la zona di preparazione e cottura, la sguattera per il lavaggio delle stoviglie sporche e una dispensa; in modo da mantenere separati i percorsi del cibo preparato da quelli delle stoviglie usate.
Quelle che seguono sono alcune immagini dell’edificio appena completato e della sua realizzazione:


Completata e operativa la nuova sezione del nido d’infanzia a Tabora
Durante questo anno (ad aprile) è stata ultimata e resa operativa la seconda sezione della scuola dell’infanzia (che quindi conta ora tre aule) per i bambini che poi proseguiranno alle primarie. Il nuovo edificio è composto da due aule realizzate sulla traccia del primo edificio, una delle quali potrà essere successivamente destinata a nido per i più piccoli (a seguito della inaugurazione il locale ufficio per l’istruzione ha chiesto che i pasti per la scuola fossero preparati da una cucina dedicata).
Quelle che seguono sono alcune immagini della scuola materna per l’infanzia già in attività.







(ringrazio Nicoletta Ferrari – coordinatrice del progetto di Tabora – per le foto)
Purtroppo ci sono anche notizie meno belle e preoccupanti
Giungono infatti notizie preoccupanti in merito alla situazione politica generale in Tanzania.
Dopo le proteste seguite alle ultime elezioni generali di ottobre, che hanno visto la vittoria plebiscitaria (98% di consensi) della vice presidente che subentrò al precedente presidente (deceduto dopo la pandemia) fino alla fine del mandato precedente.
La nuova presidente aveva promesso di rendere la Tanzania più democratica salvo poi avere mantenuto invariate la gestione dei meccanismi elettorali precedenti reprimendo le proteste in modo violento. A fronte di una tornata elettorale dove l’opposizione era stata ampiamente delegittimata e di fatto ridotta al silenzio, la repressione è stata oltremodo violenta. Una inchiesta indipendente della CNN ha evidenziato il rinvenimento di fosse comuni e documentato interventi delle orze dell’ordine che hanno portato denunciare diverse centinaia di vittime ed una ondata non precisata di arresti.
Dopo alcune giornate di coprifuoco nelle maggiori città e di silenzio internet, la situazione è apparentemente rientrata ma molti osservatori internazionali e interni riportano una situazione molto tesa con ancora attivi divieti tassativi di manifestare e minacce a chi parla o scrive di sommosse o di repressione.
Dopo gli scontri della fine di ottobre in corrispondenza delle elezioni, lo scorso 9 dicembre (giornata della liberazione, festività nazionale che ha sempre celebrato l’indipendenza della Tanzania) il governo ha proibito tutte le manifestazioni pubbliche e annullato tutte le celebrazioni.
Purtroppo la situazione in Tanzania non entra nella nostra informazione ed è difficile avere notizie attendibili e aggiornate, anche perché a seguito della capillare campagna di dissuasione della polizia locale pochi sono disposti a parlare della situazione politica in Tanzania e tanto meno a farlo via internet.
Al momento comunque non si sono avute più ulteriori notizio di disordini o manifestazioni e la situazione sembra apparentemente rientrata nella normalità. Per quanto ci sarà possibile ed accordato, cercheremo di mantenervi aggiornati sulla evoluzione della situazione politica e di ordine pubblico in Tanzania.