Cari amici e soci di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere, è convocata l’assemblea ordinaria dei soci per l’anno 2025, secondo passaggio del nostro percorso “verso la fondazione”
L’assemblea ordinaria 2025 dei soci di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere
In prima convocazione per il giorno venerdì 19 dicembre 2025 alle ore 07:00presso la nostra sede di Bologna.
In seconda convocazionein data
VENERDì 19 DICEMBRE 2025 ALLE ORE 18:00
Presso l’Antoniano di Bologna in via Iacopo della Lana 4
Affronteremo il seguente ordine del Giorno:
1) aggiornamenti sulle attività 2024-2025
2) presentazione delle attività previste per l’anno 2026
3) proroga della attività del C.D. attuale fino alla prossima Assemblea Straordinaria: ultimo passaggio “verso la fondazione”
4) approvazione del rendiconto esercizio 2024 e pre-consuntivo 2025
Al termine dei lavori dell’assemblea (previsto per le ore 19:30) ci fermeremo per un momento conviviale con l’aperitivo preparato del nostro amico Emmanuel Sanga e per scambiarci gli auguri per le prossime festività natalizie.
Per la partecipazione all’assemblea sarà necessario versare il contributo associativo fissato in €30 per ciascun socio, comprensivo di contributo spese per l’organizzazione dell’incontro.
È necessario comunicare la propria presenza in persona entro giorno 12 dicembre 2025.
DELEGHE
Chi non potesse partecipare di persona potrà delegare anche via posta elettronica ordinaria, un altro socio regolarmente iscritto che dovrà presentare la stampa della delega ricevuta al momento della registrazione in assemblea.
Il delegante potrà saldare la quota di associazione con bonifico bancario specificando nella causale quota associativa 2025 e specificando sempre in causale nome e cognome.
Ricordo che ciascun socio non potrà recare più di due deleghe.
Cari amici di Solidarietà, mi fa molto piacere, in questo ultimo scorcio d’anno, condividere le parole ci ha indirizzato Padre Arnold Malambwa dalla sua parrocchia di St. Joseph the Worker a Nkinga in Tanzania:
Ciao Stefano, vogliamo condividere una notizia di grande gioia e gratitudine. Grazie alle vostre preghiere e al vostro supporto, nessuna vita è stata persa l’9 dicembre in Tanzania, nonostante le difficoltà e le sfide affrontate da tanti.
Questo giorno, che poteva essere segnato da tristezza e dolore, è invece diventato un momento di speranza e unità. Le mani di Dio si sono manifestate attraverso la vostra fede e le vostre parole di incoraggiamento, e questo ci ricorda quanto siano forti i legami della comunità e quanto il potere della preghiera possa essere trasformativo.
In un momento in cui il mondo sembra essere in tempesta, la nostra fede collettiva ha brillato come una luce, proteggendo le vite di molte persone e portando conforto a coloro che si trovano in difficoltà. È un segno che, nonostante le avversità, possiamo trovare la forza di resistere insieme, sostenendoci a vicenda.
Continuiamo a pregare per la pace e la sicurezza di tutti, affinché eventi simili non accadano mai più, e che la nostra comunità possa continuare a prosperare nell’amore e nella solidarietà.
Con gratitudine e speranza, Don Arnold
Ciascuno tragga da questa parole le proprie considerazioni, mi permetto di suggerirle come spunto di meditazione sui temi della pace e dell’amicizia, anche alla luce delle prossime celebrazioni natalizie.
Completata la nuova cucina della scuola materna a Tabora
A Tabora nell’ambito del nostro progetto Under The Mango Tree abbiamo completato la nuova cucina al servizio delle scuola materna e del nido di infanzia gestito dalle Suore di Tabora che fornirà i pasti per i bambini che le frequentano, come era stato richiesto dalle autorità locali.
Abbiamo contribuito coprendo l’intero costo di costruzione durante il biennio 2024-2025 con un impegno che ha sfiorato 12.000 €uro secondo un progetto redatto in Italia, concordato con l’amministrazione locale e con le suore che ha permesso di realizzare una cucina funzionale e che consenta la giusta integrazione tra le necessità di gestione secondo usi e possibilità locali ed una conduzione che soddisfi criteri di igiene compatibili con l’utilizzo per la preparazione di pasti per gli ospiti della scuola.
Il nuovo edificio è suddiviso in tre zone: la zona di preparazione e cottura, la sguattera per il lavaggio delle stoviglie sporche e una dispensa; in modo da mantenere separati i percorsi del cibo preparato da quelli delle stoviglie usate.
Quelle che seguono sono alcune immagini dell’edificio appena completato e della sua realizzazione:
Tabora, UtMT: nuova cucina per la scuolaIngresso della cucina
Completata e operativa la nuova sezione del nido d’infanzia a Tabora
Durante questo anno (ad aprile) è stata ultimata e resa operativa la seconda sezione della scuola dell’infanzia (che quindi conta ora tre aule) per i bambini che poi proseguiranno alle primarie. Il nuovo edificio è composto da due aule realizzate sulla traccia del primo edificio, una delle quali potrà essere successivamente destinata a nido per i più piccoli (a seguito della inaugurazione il locale ufficio per l’istruzione ha chiesto che i pasti per la scuola fossero preparati da una cucina dedicata).
Quelle che seguono sono alcune immagini della scuola materna per l’infanzia già in attività.
(ringrazio Nicoletta Ferrari – coordinatrice del progetto di Tabora – per le foto)
Purtroppo ci sono anche notizie meno belle e preoccupanti
Giungono infatti notizie preoccupanti in merito alla situazione politica generale in Tanzania.
Dopo le proteste seguite alle ultime elezioni generali di ottobre, che hanno visto la vittoria plebiscitaria (98% di consensi) della vice presidente che subentrò al precedente presidente (deceduto dopo la pandemia) fino alla fine del mandato precedente.
La nuova presidente aveva promesso di rendere la Tanzania più democratica salvo poi avere mantenuto invariate la gestione dei meccanismi elettorali precedenti reprimendo le proteste in modo violento. A fronte di una tornata elettorale dove l’opposizione era stata ampiamente delegittimata e di fatto ridotta al silenzio, la repressione è stata oltremodo violenta. Una inchiesta indipendente della CNN ha evidenziato il rinvenimento di fosse comuni e documentato interventi delle orze dell’ordine che hanno portato denunciare diverse centinaia di vittime ed una ondata non precisata di arresti.
Dopo alcune giornate di coprifuoco nelle maggiori città e di silenzio internet, la situazione è apparentemente rientrata ma molti osservatori internazionali e interni riportano una situazione molto tesa con ancora attivi divieti tassativi di manifestare e minacce a chi parla o scrive di sommosse o di repressione.
Dopo gli scontri della fine di ottobre in corrispondenza delle elezioni, lo scorso 9 dicembre (giornata della liberazione, festività nazionale che ha sempre celebrato l’indipendenza della Tanzania) il governo ha proibito tutte le manifestazioni pubbliche e annullato tutte le celebrazioni.
Purtroppo la situazione in Tanzania non entra nella nostra informazione ed è difficile avere notizie attendibili e aggiornate, anche perché a seguito della capillare campagna di dissuasione della polizia locale pochi sono disposti a parlare della situazione politica in Tanzania e tanto meno a farlo via internet.
Al momento comunque non si sono avute più ulteriori notizio di disordini o manifestazioni e la situazione sembra apparentemente rientrata nella normalità. Per quanto ci sarà possibile ed accordato, cercheremo di mantenervi aggiornati sulla evoluzione della situazione politica e di ordine pubblico in Tanzania.
Cari amici e soci di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere, un altro anno è passato e molte in effetti sono le cose che finalmente si sono rimesse in moto.
Progetto Nkinga: nuova sala parrocchiale polivalente assieme a Padre Arnold Malambwa (Tabora, Tz).
Dopo l’incontro all’Antonia di Bologna si è immediatamente concretizzato il nostro sostegno all’impegno di Padre Arnold per dare un luogo di aggregazione formazione ai giovani ed alle famiglie della sua nuova (già da qualche anno in realtà) parrocchia nel villaggio di Nkinga a nord-est di Tabora, nel territorio della Diocesi.
Il villaggio (noi la definiremmo una cittadina) di poche migliaia di anime nel qual sorge la Parrocchia di St. Joseph the Worker (San Giuseppe lavoratore) non ha nessun punto o luogo di aggregazione per i giovani e le famiglie che vivono a Nkinga, pressoché nessuna possibilità di offrire ai bambini e ai ragazzi un luogo di aggregazione che non siano le polverose strade che attraversano il paese, difficile immaginare alternative alla vita nei campi o nei diversi lavori più o meno saltuari che si possono trovare o inventare per sbarcare il lunario. Nemmeno la parrocchia poteva offrire luoghi adatti oltre alla chiesa.
Di qui l’esigenza primaria di realizzare un luogo che potesse fare da punto di riferimento, luogo di incontro ed ospitare progetti di formazione di base dove offrire ai giovani minimi strumenti per migliorare le condizioni sociali ed economiche proprie e delle loro famiglie offrendo una formazione semplice e basata sui principi cristiani di solidarietà e cooperazione …
Criteri che quindi ci coinvolgono immediatamente, sono il nostro dna, oltre che naturalmente il rapporto di sincera amicizia ed al debito di riconoscenza che abbiamo verso Padre Arnold Malambwa per tutto l’aiuto che ci ha dato per la realizzazione del nostro progetto (Under the Mango tree) a Tabora.
Con grande piacere e rinnovato entusiasmo abbiamo quindi deciso di contribuire (per ora economicamente poi speriamo anche direttamente con un nostra futura presenza) al suo progetto per la realizzazione di un nuova sala polivalente a servizio delle attività comunitarie e formative che Padre Arnold ha in progetto di avviare a favore dei più piccoli e dei giovani.
L’edificio, già realizzato al grezzo direttamente dalla buona volontà e dal contributo dei parrocchiani stessi, è stato poi completato anche a seguito del nostro contributo economico (€uro 3.500,00) per l’acquisto locale di finestre ed inferriate e per la produzione (sempre da artigiani locali) delle porte.
Di seguito alcune immagini dei lavori in corso per la realizzazione della sala parrocchiale.
St. Joseph the Worker churchingresso della ParrocchiaSala parrocchiale in costruzioneSala parrocchiale in costruzionela strada principale che porta alla parrocchia nel villaggio di Nkinga
I prossimi passi saranno le realizzazione di pavimenti, intonaci e tinteggiature e dell’impianto elettrico …
Progetto Makongati: centro medico di primo supporto per il villaggio di Makongati con Emmanuel B. Sanga (Iringa, Tz)
Dalla organizzazione del bell’incontro del 30 settembre scorso che ha visto la positiva collaborazione con l’amico Emmanuel Sanga che ci ha preparato l’apprezzatissimo catering, è scaturita una seconda collaborazione per un altro importante progetto molto concreto: la realizzazione di un centro medico per offrire di primo supporto per la popolazione del villaggio di Macinati, nel territorio della diocesi di Iringa, a circa 35 chilometri a sud-ovest di Iringa in Tanzania.
Anche in questo caso SCSF ha deciso di collaborare con un amico che tante volte ci ha aiutato in passato nei collegamenti tra Bologna ed Iringa, mantenendo contatti con gli amici di Iringa durante i lavori per la realizzazione del progetto idroelettrico.
Makpngati è il villaggio natale dell’amico Emmanuel Sanga, da più di vent’anni ormai residente a Bologna assieme alla sua famiglie e dove svolge l’attività di cuoco per la cucina del convento dei frati dell’Antoniano di Bologna.
Emmanuel non ha mai dimenticato le difficoltà delle persone che vivono sulle montagne delle Iringa Higlands e di come piccoli incidenti di percorso o malattie che noi considereremmo banali, in assenza di un minimo presidio medico, posso essere fatali.
Il sogno di poter realizzare per la sua gente, un centro medico che potesse essere di primo aiuto proprio per piccoli incidenti quotidiani, malattie facilmente curabili e soprattutto di supporto alle donne in gravidanza lo ha motivato a impiegare tempo e risorse personali per realizzare il progetto Makongati, per la realizzazione di un centro medico locale.
Il progetto, sostenuto fino ad ora con risorse personalmente raccolte grazie all’impegno di Emanuel che ha saputo coinvolgere amici e sostenitori, è già concretamente iniziato con l’ultimazione dell’edificio, realizzato secondo le direttive delle locali strutture di controllo sanitario, purtroppo in cronica assenza di fondi, attrezzature e personale medico.
SCSF accogliendo la richiesta di aiuto dell’amico Emmanuel ha deciso di collaborare occupandosi della realizzazione di un impianto fotovoltaico per Makongati Medical Center con il doppio scopo di limitare l’impatto economico della necessaria fornitura di energia elettrica e di evitare che i frequenti blackout delle rete elettrica locale possano danneggiare le scorte di medicinali o rendere inutilizzabili le attrezzature mediche che saranno installate negli ambulatori (ecografo, defibrillatore, e.c.g., frigoriferi per medicinali e vaccini e quanto altro sarà necessario e possibile installare, oltre che consentire l’attività medica).
Proprio in questi giorni stiamo concordando i dettagli tecnici del nostro sostegno alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico.
Di seguito alcune immagini dei lavori in corso per la realizzazione del centro medico.
Makongati MC in costruzioneMakongati MCMakongati MC